CATANIA – L’architetto Orazio Micali è il nuovo direttore del Parco archeologico Naxos Taormina della Regione Siciliana su nomina dell’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato.
Chi è Micali
Già Soprintendente ai beni culturali e ambientali a Siracusa e Messina e direttore del museo regionale e Teatro romano di Catania, l’architetto Micali ha legato il suo nome a numerosi progetti di restauro e recupero di edifici storici destinati a spazi espositivi e alla realizzazione di musei.
Tra i musei realizzati da Micali, anche quello di Linguaglossa intitolato a Francesco Messina. Micali inoltre ha realizzato interventi di adeguamento e potenziamento di Istituti di cultura come il museo regionale Accàscina di Messina, oggi ai più alti livelli di accessibilità con l’utilizzo di fondi Pnrr.
Micali ha poi promosso mostre ed esposizioni tra le quali quella dedicata al fumetto (2021), alla pittura in Sicilia pre e post Caravaggio (2023) fino alla più recente inaugurata nel novembre 2023 negli spazi della storica Filanda Mellinghoff dal titolo “1908 CittàMuseoCittà”.
Il progetto, con importanti contenuti multimediali, realtà aumentata e uso di IA, riguardava la storia della città di Messina prima e dopo il terribile terremoto che il 28 dicembre del 1908 la rase al suolo.
Il Parco archeologico Naxos Taormina
Il Parco archeologico Naxos Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica, di ricerca e organizzativa, amministrativa e finanziaria. Dal 2013 ha la gestione di alcuni tra i più importanti siti monumentali e paesaggistici della provincia di Messina.
Le strutture gestite dal Parco sono il museo e l’area archeologica di Naxos; il Teatro antico e l’Odèon di Taormina; Villa Caronia (sede direzionale del Parco); il museo naturalistico di Isolabella, le aree archeologiche di Francavilla e il Mafra, il nuovo museo archeologico della città, inaugurato nell’ottobre 2020.
Dal 2019 sono gestiti dal Parco anche Palazzo Ciampoli (Taormina), il monastero e la chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo) e si attesta all’Ente anche Castel Tauro.