Parco Cassarà, via alle indagini| Bando da 122 mila euro - Live Sicilia

Parco Cassarà, via alle indagini| Bando da 122 mila euro

Domande entro il 20 settembre.

PALERMO – Il Comune ci ritenta e pubblica il bando per le indagini preliminari sull’area verde del parco “Ninni Cassarà”, sotto sequestro ormai da anni. Una procedura che ha richiesto più tempo del previsto e ha dovuto fare i conti con numerosi intoppi, ma che adesso sembra sul punto di decollare. La procedura negoziata prevede un importo complessivo di quasi 122 mila euro; le istanze andranno presentate entro il 20 settembre.

Esulta il Movimento cinque stelle che, qualche tempo fa, aveva presentato una diffida firmata dai parlamentari nazionali Adriano Varrica, Aldo Penna, Roberta Alaimo, dal deputato regionale Giampiero Trizzino, dal consigliere comunale Concetta Amella e dal consigliere di circoscrizione Mirko Dentici. “Vigileremo su questa vicenda perché le inaugurazioni non siano più passerelle funzionali alla campagna elettorale dei politici di turno, ma che siano invece opere per la collettività funzionali alle priorità dei cittadini a cui offre una città più verde – afferma il deputato e componente della Commissione ambiente, Adriano Varrica – Siamo contenti di riscontrare che con le denunce del MoVImento 5 Stelle si sia sbloccata questa situazione che incredibilmente andava avanti senza motivo da troppo tempo”.

“La giunta, a dicembre del 2017, ha stanziato 160 mila euro in seguito a una riunione tenutasi al Parco alla presenza di cittadini ed esponenti politici – dice il presidente della Quarta circoscrizione Silvio Moncada, del Pd – in quell’occasione il vicesindaco Marino ha preso l’impegno allo stanziamento delle somme e dopo qualche giorno è stato fatto un prelievo dal fondo di riserva. Il bando è stato ritirato per alcuni chiarimenti chiesti da alcune ditte e gli uffici hanno lavoratore per redigere un bando non più impugnabile e così velocizzare le procedure. La circoscrizione ha sollecitato più volte l’amministrazione, ma questo ritardo è stato solo dovuto a un intoppo burocratico. Che il M5s tenti di prendersi il merito di questa cosa, è semplicemente ridicolo“.


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