PALERMO– Federico Maresco: il cognome è di quelli pesanti, che lasciano il segno e non solo a Palermo. Una strada inevitabilmente segnata dalla settima arte accanto al padre Franco, l’ex ragazzaccio di Cinicotv e la mamma Caterina Risica, architetto con l’hobby della fotografia. Una vita fatta di pane e cinema, “obbligato” a visioni improbabili e incessanti. Nessuno si stupisca allora se il suo ultimo cortometraggio, “Ducking”, scritto insieme a Davide Zito e diretto da Salvo Agria, ricordi Uccelli di Alfred Hitchcock, Stalker di Andrej Tarkovski e La sottile linea rossa di Terrence Malick. Un piccolo thriller di cinque minuti che vede protagonista un ragazzo (Davide Zito) che fa dello jogging tra i viali palermitani di Villa Malfitano, districandosi tra le papere e le oche del parco. La musica suggestiva di Angelo Onorato preannuncia una trasformazione svelata solo nel finale. Piccoli registi crescono anche su youtube.
(Fonte ANSA)