PALERMO – Tradizione arbëresh, folklore, solennità e magnificenza delle celebrazioni religiose, il tutto vissuto intensamente e tramandato nei secoli, con un fascino destinato a vivere per sempre. Piana degli Albanesi è pronta a rivivere la sua storica “Settimana Santa” che ha appena ottenuto, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il prestigioso inserimento nel programma delle manifestazioni che fanno parte di “Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018” visto il “valore storico, culturale, artistico, e turistico della Pasqua di Piana degli Albanesi”.
Un ulteriore riconoscimento degli sforzi organizzativi dell’amministrazione comunale guidata da Rosario Petta che punta a valorizzare gli aspetti religiosi, storici e culturali di Piana degli Albanesi. La manifestazione, molto sentita tra la comunità arbëreshë e capace di attrarre anche turisti da tutto il mondo, è stata presentata a Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars che ha dato il patrocinio alla manifestazione. La Domenica delle Palme segna sostanzialmente l’inizio ufficiale della Settimana Santa: dopo la benedizione delle palme presso la Chiesa di San Nicola, prende il via il tradizionale corteo, nel corso del quale l’Eparca, in groppa ad un asinello, attraversa le vie del paese, accompagnato dai fedeli e da uomini fino alla Cattedrale di San Demetrio, dove viene celebrata la Divina Liturgia: da qui inizia “Java e Madhe”, la Settimana Grande della Pasqua di Piana degli Albanesi.
Vi è poi la suggestiva processione del venerdì Santo, molto sentita dai fedeli, nella quale la Santa Madre, adornata di vestimenti scuri e dal manto nero, sembra piangere e soffrire per la morte del figlio Gesù.
Tra i momenti più attesi, la storica sfilata di abiti tradizionali delle donne con i loro colori intensi e la distribuzione delle uova rosse, tradizione secolare di Piana degli Albanesi e più in generale di tutte le comunità orientali di rito greco-bizantino e ortodosso. La Settimana Santa è un momento dedicato alla fede cristiana, alla tradizione ma anche alla musica: novità di quest’anno è l’esibizione dell’orchestra Ebersbach di Stoccarda, mercoledì 28 marzo alle 16.30 al teatro Diocesano di Piana degli Albanesi. Chiude la manifestazione, domenica 1 aprile, il concerto di due band arbëreshë, che ripercorreranno il repertorio cantautoriale italiano dagli anni 70 fino a oggi.
“La Pasqua è la festa centrale della nostra fede – dice Giorgio Demetrio Gallaro, Vescovo dell’Eparchia -, la festa delle feste, la celebrazione della nostra fede in Cristo crocifisso e risorto per la nostra salvezza. E nei nostri paesi, in cui è viva la tradizione bizantina, le celebrazioni liturgiche della nostra fede nel Mistero della Pasqua colgono e fanno emergere in maniera luminosa la grande vittoria di Cristo sulla morte che ha procurato a noi il perdono dei nostri peccati e l’apertura del Regno dei cieli”. (ANSA).