PATERNO’. Un rimpasto nelle deleghe (e non nei componenti della giunta) che giunge a dieci mesi dall’insediamento ufficiale dell’amministrazione comunale paternese. Il sindaco, Mauro Mangano, ha ridistribuito le competenze questa mattina. Non vi sono grossi scossoni e nemmeno chissà quale novità: vengono, però, aggiunte alcune deleghe di non poco conto ai sei assessori. “L’intenzione è quella di essere ancora più efficaci – spiega il sindaco -: abbiamo inseguito le emergenze per otto mesi, adesso proviamo ad approntare la macchina; scatta una nuova fase. Vorrei ricordare che abbiamo ridotto le Unità operative da 20 a 13 e che adesso occorreva cambiare passo anche al livello degli assessorati”. C’è poi l’aspetto politico della faccenda: quanto incide sugli equilibri tra amministrazione e consiglio comunale la ridistribuzione di oggi? “C’è un rapporto politico che questa volta non si basa sui personalismi com’è stato in passato – prosegue Mangano -. Siamo in totale sintonia”.
Di seguito, la distribuzione delle deleghe con il primo cittadino che ha trattenuto per se Cultura, Rifiuti e Urbanistica: Carmelo Palumbo (vice-sindaco), Vigili Urbani, Lavori Pubblici, Manutenzioni, Ambiente; Antonio Filippo Lombardo, Servizi Sociali; Flavia Indaco, Affari legali e Pubblica istruzione; Alessandro Cavallaro, Sport, Turismo e Protezione civile; Giuseppe Carciotto, Bilancio, Programmazione, Tributi, Personale e Patrimonio; Agostino Borzì, Sviluppo economico, Verde pubblico, Parchi e Cimiteri.