PALERMO – Arriva l’accordo sul Patto di stabilità verticale incentivato fra la Regione Sicilia e l’Anci Sicilia. A disposizione dei comuni arriva dunque la possibilità di spendere 173 milioni di euro, mentre le province avranno modo di spendere oltre 57 milioni di euro, per un totale di circa 230 milioni di euro. L’accordo sottoscritto dall’assessore all’Economia Luca Bianchi e dal presidente dell’Anci Sicilia Giacomo Scala autorizza i comuni di tutta l’Isola a peggiorare il proprio saldo programmatico, aprendo sia alla spesa corrente che alla spesa per investimenti. “Non sono risorse aggiuntive – precisa Bianchi – ma un meccanismo per utilizzare soldi che già ci sono o per utilizzare soldi che verranno trovati. C’è stata condivisione delle difficoltà ma anche del percorso comune”.
Da parte dell’Anci particolare soddisfazione per l’accordo: “Esprimiamo un significativo plauso per il risultato raggiunto – afferma Scala – che permette di dare sostegno all’economia reale di tutti gli Enti locali. Possiamo utilizzare queste risorse per gli investimenti che facciano da volano per il tessuto economico della Sicilia”. Intanto le principali città dell’Isola avranno a disposizione un contributo significativo. Per il comune di Palermo si apre un nuovo tetto di spesa incrementato di circa 46 milioni, mentre a Catania la cifra sfora i 22 milioni, seguita da Messina (10 milioni) e Siracusa (9 milioni). Con l’accordo definito dall’assessorato all’Economia invece i centri con meno di cinquemila abitanti non dovranno rispettare i vincoli. “Eviteremo così che le istituzioni diventino un inibitore dello sviluppo”, sostiene il presidente dell’Anci. L’assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti invece sottolinea l’importanza del percorso tracciato: “Permette maggiore flessibilità e autonomia, per questo è un passo decisivo. Nel frattempo abbiamo iniziato il percorso per sostenere i comuni in vista della presentazione dei nuovi progetti comunitari che prenderanno il via nel 2014. Non vogliamo che le amministrazioni comunali arrivino impreparate”. A definire i dettagli dell’operazione è l’assessore Bianchi. “Questo accordo ci consente di avere un contributo da parte dello Stato di 192 milioni di euro – afferma – anche se implica nuovi vincoli di spesa, che diventano più rigidi. Resta però uno scambio vantaggioso pur richiedendo massima attenzione da parte della Regione”. Intanto entro il 30 settembre previsto il monitoraggio della spesa dei vari comuni. “Se qualche amministrazione non utilizzerà le cifre a propria disposizione – dice Scala – quella cifra potrà essere spostata verso un altro comune”.