CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La vittoria del Trofeo Sant’Ambrogio ha messo in mostra un’Orlandina di carattere, ma ancora non al 100% della condizione. In compenso, come visto nella semifinale contro Trapani, la squadra di coach Griccioli è riuscita con esperienza a gestire un finale punto a punto, con la lucidità necessaria per affrontare al meglio il campionato di massima serie. Esperienza che non manca certo nel bagaglio dei paladini, e che è notevolmente aumentata con l’arrivo di Andrea Pecile. Il playmaker triestino preferisce però mantenere i piedi per terra in attesa che inizi la stagione: “È chiaro che è stata una partita di allenamento, ma penso che per certi minuti abbiamo messo l’intensità giusta. Per altri siamo stati un po’ mosci su alcune cose. Dobbiamo aumentare il livello di intensità sui 40 minuti per essere pronti per la prima di campionato”.
Le aspettative per il futuro restano comunque positive, con altri test che permetteranno all’Orlandina di migliorare la propria condizione atletica e fisica in vista della prima palla a due in campionato: “Adesso lavoriamo per un paio di giorni – ha detto Pecile – andiamo a fare due amichevoli toste con due squadre di serie A e vediamo di mettere un po’ di benzina nel serbatoio”. Prossimo appuntamento al Pala Del Mauro di Avellino per il Trofeo “Vito Lepore”, che vedrà di fronte i biancazzurri e la Scandone allenata da Vitucci.
Una sfida contro un’altra squadra della massima serie, dopo gli incontri nel Memorial Basciano di Trapani contro Caserta e Varese. Una sfida che per l’Orlandina può portare ad ulteriori progressi: “È importante sfruttare ogni occasione per arrivare pronti – conclude Pecile – dobbiamo sicuramente fare tanti passi in avanti ancora”. Una strada ancora lunga, quella che porterà all’esordio in campionato contro Pistoia. L’Orlandina procede la propria preparazione, in attesa di una palla a due che manca da sei anni al PalaFantozzi.