CATANIA – Se non è un colpo di scena, poco ci manca. Anthony Barbabagallo, sindaco di Pedara, nonché deputato Ars del Pd, va sotto in consiglio comunale. Dal 2005 a oggi, è la prima volta che accade. Anzi, nella storia del paese etneo, non si ricorda un episodio analogo. Il voto di sabato sera, è di quelli che contano. All’ordine del giorno c’è la rimodulazione delle tariffe Tasi. La proposta dell’Amministrazione è di portarla da 1 all’ 1,5 per mille. Ma è respinta con 11 voti contro 8. Stavolta l’ago della bilancia lo fa l’appena costituito gruppo Cittadini in azione, che ha spostato i propri sei voti nel pallottoliere dell’opposizione.
Il motivo della defezione lo spiega il consigliere Davide Russo: “Crediamo che vadano riviste tutte e tre le tariffe che compongono la Iuc. In un momento storico così difficile – aggiunge – è importante venire incontro alle esigenze di chi è già vessato dalle tasse, puntando ad una seria operazione di spending review”. Smentita, tuttavia, l’ipotesi di uno strappo nella maggioranza in previsione del prossimo voto di primavera: “Sia chiaro – continua Russo – questa non è un’iniziativa contro Barbagallo, ma contro un modo di concepire l’amministrazione. In questi anni sono stati aperti tanti cantieri di opere pubbliche. Un impegno importante, ma non proporzionato ai servizi resi, che sono spesso scarsi o insufficienti”.
In effetti, “sono ben trenta” le opere realizzate nei due mandati targati Barbagallo. Il sindaco di Pedara, contattato da LiveSicilia, rivendica con orgoglio i numeri della propria azione amministrativa: “Può succedere anche a chi è stato eletto per ben due volte con il 75% dei voti e che nelle ultime regionali nella sola Pedara ha raccolto il 68%, di andare in minoranza. Ma questo è un paese sereno e le incomprensioni succedono anche nelle migliori famiglie”. Intanto, il testo sulla Tasi tornerà domani in aula. Se non sarà deliberato entro il 10 di settembre, il Comune di Pedara rischia un taglio dei trasferimenti pari a ottocentomila euro. Ma Barbagallo rassicura: “Abbiamo raggiunto un accordo per l’1,30. In consiglio ci sarà un’autentica prova di forza dell’attuale maggioranza. Andremo tutti compatti”.