Pedonalizzazioni, Ztl e zone blu | Ok al Piano urbano traffico - Live Sicilia

Pedonalizzazioni, Ztl e zone blu | Ok al Piano urbano traffico

Il Consiglio comunale di Palermo ha licenziato il primo Piano Urbano del Traffico della storia del capoluogo. Entro sei mesi la giunta dovrà proporre a Sala delle Lapidi i piani particolareggiati per far entrare in vigore Ztl, pedonalizzazioni e i nuovi sistemi di strisce blu e piste ciclabili.

PALERMO – Finisce l’epoca dei ricorsi contro strisce blu e Ztl da parte degli automobilisti multati. E’ uno degli effetti dell’approvazione del Piano Urbano Traffico licenziato dal Consiglio comunale di Palermo, il primo della storia del capoluogo. D’ora in poi l’amministrazione potrà prendere tutte le misure su traffico, inquinamento e viabilità che riterrà opportune senza temere di incorrere nelle resistenze degli automobilisti palermitani. Il Put non entra in vigore immediatamente perchè prima della sua definitiva applicazione Sala delle Lapidi dovrà varare entro sei mesi una serie di provvedimenti specifici sulle singole materie regolamentate dal provvedimento.

Il Put è l’ennesimo provvedimento di peso approvato da Sala delle Lapidi, per altro in soli due giorni: uno strumento che Palermo attendeva da 15 anni e che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe progressivamente rivoluzionare la mobilità del capoluogo. Il Put si snoda in tre fasi: alla prima c’è il Pgtu, il Piano Generale del Traffico Urbano, un progetto quadro sull’intero centro abitato in cui l’amministrazione indica la propria idea di mobilità intermodale (gomma-ferro) e il regolamento viario con la classificazione delle strade.

Il Pgtu è stato approvato oggi contestualmente al Put e vincola la giunta Orlando a far scattare la seconda fase dei Pptu (Piani particolareggiati del traffico urbano), che devono passare sempre per l’ok di Sala delle Lapidi e che consistono nei progetti di massima per l’attuazione del Pgtu. L’ultimo step saranno i “cacofonici” Petu (Piani esecutivi del traffico urbano) che faranno entrare in vigore le diverse novità. I piani particolareggiati decideranno su Ztl, mobilità dolce (ovvero pedonalizzazioni e piste ciclabili vecchie e nuove), trasporto, carico e scarico merci e percorsi dei mezzi pubblici. Ci sarà inoltre un piano mobilità dei dipendenti comunali. Un ordine del giorno impegna infine l’amministrazione a presentare in aula il Pum, ovvero il Piano urbano della mobilità, che ha una durata decennale e nel quale si possono inserire gli investimenti più a lunga scadenza come il tram o l’anello ferroviario.

Il Put è stato approvato con il parere favorevole della commissione Urbanistica ma con quello contrario della commissione Annona e Polizia Urbana, nonostante i tre voti positivi dei componenti di maggioranza, determinato dall’assenza polemica dal voto in commissione del consigliere del Movimento 139 Orazio La Corte, che in aula ha spiegato le sue ragioni: “La maggioranza non può adagiarsi sui provvedimenti di Cammarata come già successo per il cimitero di Ciaculli. E poi vorrei capire come l’Amat dovrebbe presentare un piano industriale triennale sulla base di un Put che dura uno o due anni. Continuando su questa strada l’azienda fallirà”. Al netto delle discussioni, la delibera è stata approvata a larghissima maggioranza. Ecco le principali novità:

Zone a traffico limitato (ZTL). Il Put elimina la zona B e prevede la sola zona A che verrà istituita in due fasi: la prima entrerà in vigore una volta approvato il piano particolareggiato Ztl, che attuerà da subito un primo livello di limitazioni nel centro storico, mentre in una seconda fase il provvedimento sarà esteso fino all’asse Notarbartolo-Duca della Verdura. Le limitazioni riguarderanno i veicoli più inquinanti ed è prevista l’attivazione di un sistema di controllo telematico. Nel provvedimento è prevista la tariffazione, con tanto di pass, ma non ne è indicato l’importo. Proprio la tariffazione ha acceso gli animi al’interno del gruppo di maggioranza dopo un emendamento presentato da Nadia Spallitta che chiedeva di non introdurla nell’immediato e di aspettare una serie di studi aggiornati sull’inquinamento: “Se vengono fatte male, le Ztl possono addirittura aumentare lo smog”, ha affermato la vicepresidente vicaria di Sala delle Lapidi. La sua proposta ha dato il via a un botta e risposta a microfoni aperti con Pierpaolo La Commare e a una lite furiosa in separata sede con La Corte, entrambi del Movimento 139. Ripristinata la calma, un subemendamento del Mov 139 ha stralciato la proposta della Spallitta: la tariffazione si farà, anche se il presidente della commissione Urbanistica, Alberto Mangano, ha auspicato che “venga eliminata per il centro storico fin dal prossimo Pgtu introducendo in cambio limitazioni ancora più rigide”.

Riorganizzazione delle aree di parcheggio a pagamento (Strisce blu). Le strisce blu verranno riorganizzate e ridotte a favore di quelle bianche, eliminando quelle illegittime perchè realizzate in curva o su porzioni di manto stradale su cui la legge non consente di installarle. A tale scopo verranno effettuati un censimento delle strade in cui sono in vigore e una nuova classificazione di queste ultime con l’introduzione della categoria di strada di interquartiere, intermedia fra quelle di strada di scorrimento e strada di quartiere. La definizione di Ztl e strisce blu consentirà di accelerare sul nuovo contratto di servizio e sul piano industriale dell’Amat razionalizzando le mansioni assegnate all’azienda e le conseguenti stime sui guadagni.

Pedonalizzazioni. Altro piano particolareggiato riguarderà la cosiddetta mobilità dolce, quella, per intendersi, che non prevede l’uso di un mezzo a motore, quindi pedonalizzazioni e piste ciclabili. Anche in questo caso entro sei mesi l’amministrazione dovrà produrre in aula le sue idee. Grazie a un emendamento della commissione Urbanistica tre isole pedonali sono già sicure di rientrare nell’elenco definitivo. Sono quelle frutto di delibere di giunta: piazza San Domenico, piazza Bologni e la parte bassa di via Principe di Belmonte. Quest’ultima attualmente è chiusa al traffico fino all’incrocio con via Principe di Scordia, ma il consigliere dell’Udc Giulio Cusumano intende presentare una delibera “per prolungare la chiusura fino al mare trasformandola nella nostra rambla. E all’altezza dell’incrocio con via Crispi si potrebbero prevedere i tanto richiesti stalli per motocarrozzette e carri con cavalli, così i crocieristi, arrivando al porto, potranno scegliere se salire a bordo di uno di questi mezzi o arrivare a piedi fino al centro città”. Gli emendamenti sulle pedonalizzazioni di corso Vittorio Emanuele e via Maqueda sono stati bocciati ma entrambe, come pure quella di via Roma, sono inserite nella relazione del Pgtu e sono allo studio degli uffici del Centro Storico e del Traffico insieme a un’altra cinquantina di potenziali isole pedonali.

Gazebo. In tutto sono stati approvati quattro emendamenti e 21 ordini del giorno. Un ordine del giorno in particolare va a toccare la questione gazebo. Una norma transitoria del Put conferma la scadenza della proroga fissata per il 30 novembre. L’ordine del giorno non estende la proroga ma chiede alla giunta di non revocare le autorizzazioni vigenti fino all’approvazione della modifica al regolamento, cui sta lavorando l’assessorato Attività Produttive. In assenza di proroga (che, nel caso in cui arrivasse l’ok, si vocifera potrebbe essere di altri sei mesi), dall’1 dicembre potrebbero essere in salvo soltanto i gazebo installati nelle aree pedonali, come previsto dal Codice della strada. Per il momento però è difficile delineare prospettive concrete e credibili perchè tutto è demandato alla discussione in aula del Rum, il Regolamento unico dei mercati, e del nuovo regolamento per la ristorazione all’aperto: entrambi stabiliranno alcuni paletti sull’occupazione del suolo pubblico e l’amministrazione potrebbe decidere di imporre ai commercianti la sostituzione dei gazebo con i più pratici dehors. Si attende inoltre che l’Asp si pronunci in merito.

Piste ciclabili. In una nota piazza Pretoria sottolinea che “con il Put si punta a creare in città una ‘rete ciclabile’ legata ad alcuni nodi di interesse collettivo e che permetta di considerare la bici come una alternativa credibile e diffusa al mezzo privato a motore. Nel complesso la proposta prevede che la rete finale sia composta da piste estese oltre 5 volte di più di quelle attuali. In totale si passerà da circa 8,5 ad oltre 40 km. A questi vanno aggiunti quelli previsti dal progetto specifico di pista ciclabile nel parco della Favorita”.

Emendamenti e ordini del giorno. Sono stati approvati quattro emendamenti con i quali viene richiesto all’amministrazione: di tenere conto, in fase di elaborazione dei piani particolareggiati, della presenza del tram e di studiare soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche; di aggiornare costantemente il Put con le pedonalizzazioni già approvate (Bologni, San Domenico e Principe di Belmonte) e con le nuove da individuare grazie a software di simulazione dei flussi pedonali e veicolari “che dovranno tutte essere dotate, incluse le tre frutto di delibera municipale, di un sistema di videosorveglianza”, specifica Giulio Tantillo di Forza Italia; di ripristinare la pista ciclabile in via Libertà, “attraversata” da pali, alberi, edicole e quant’altro; di istituire le zone a traffico limitato con tariffazione previo studio per sei mesi dei dati sull’inquinamento.

Con gli ordini del giorno, invece, si impegna l’amministrazione ad aggiornare il Put non ogni due anni bensì annualmente; a produrre un piano della mobilità casa-lavoro per i dipendenti comunali prevedendo anche la figura del mobility manager e avvicinando il più possibile i dipendenti alle loro abitazioni compatibilmente con le mansioni e le necessità degli uffici; a togliere le competenze sul traffico proprie dell’Ufficio Centro Storico trasferendole all’Ufficio Traffico (un ordine del giorno che risulterà particolarmente gradito all’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè che in aula aveva giusto annunciato l’intenzione di “chiedere un rafforzamento dell’Ufficio Traffico perchè siano rispettate e il prima possibile esecutive le previsioni del Put”); ad aumentare di tre ore settimanali l’orario lavorativo di tutti gli ausiliari del traffico dell’Amat, risparmiando così sugli straordinari (a firma Mimmo Russo-Tantillo-La Corte); ad avviare il sistema del car pooling; a studiare la possibilità che i bus di linea provenienti dai comuni limitrofi come Altofonte o Monreale siano obbligati alla sosta all’interno del parcheggio Basile; a elaborare un piano per la mobilità turistica; a rendere efficienti le centraline ex Amia per il controllo dei pm10 e ad acquistarne di nuove (a firma Tony Sala); a bonificare la segnaletica stradale verticale (a firma Sala); a presentare un piano per l’accesso in città dei bus turistici (ancora a firma Sala); a studiare la pedonalizzazione non solo di via Maqueda ma dell’intero asse fra corso Vittorio Emanuele e via Ruggero Settimo incluse piazza Croci e piazza Verdi; a realizzare alcuni interventi determinanti nella ridefinizione dell’accessibilità urbana per i disabili e per i pedoni (illuminazione speciale ad alto contrasto in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, realizzazione delle zebrature con materiali ad alta durabilità ed elevata rifrangenza, allineamento delle zebrature e dei raccordi strada-marciapiedi, eliminazione di sopralzi che interrompano il percorso pedonale in caso di spartitraffico centrale, e così via), come priorità assoluta nella prospettiva dell’incremento della sicurezza e della qualità della vita di tutti i cittadini e dei turisti (a firma Giusi Scafidi).

“E’ evidente che siamo di fronte ad una svolta per la mobilità e la vivibilità dei cittadini – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando -, rappresentata in modo simbolicamente esemplare dai numeri sulle aree pedonali e sulle piste ciclabili. Si tratta di una scelta integrata con le altre scelte già operate dal Consiglio comunale su nostra proposta e che, a partire dal Piano Triennale delle Opere pubbliche, ridisegneranno la geografia della città”. “L’obiettivo che l’amministrazione si era prefissa e che il Consiglio comunale ha voluto fare proprio – ha detto l’assessore Giuffrè -, è quello di un miglioramento complessivo delle condizioni di circolazione, della sicurezza stradale rivolta a tutti gli utenti della strada (quindi gli automobilisti, i pedoni, i ciclisti, gli operatori commerciali), la riduzione degli inquinamenti ed il risparmio energetico”. Per Tony Sala, del Mov 139, “in fase di elaborazione dei piani particolareggiati andrà verificata la possibilità di accesso per i disabili alle fermate del tram”. Molto critico Filippo Occhipinti di Idv: “Con l’approvazione del Pgtu Palermo si dota di uno strumento che mette delle regole e detta le linee per il trasporto urbano pubblico e in genere sulla mobilità in città. Permangono però  molti dubbi circa la paternità dell’atto, da ascrivere al precedente Sindaco, e sulla parziale visione che viene data del trasporto urbano che non comprende la linea del tram, quest’ultima non permette di capire se andando incontro alle esigenze dell’Amat e dell’intero impianto della mobilità a Palermo. È imbarazzante come il Mov 139, maggioranza del sindaco, abbia bocciato la pedonalizzazione di via Maqueda e corso Vittorio Emanuele mentre il sindaco e l’assessore Bazzi stavano incontrando le associazioni che chiedono la chiusura di questi assi viari dando assicurazioni per una loro pedonalizzazione. Da registrare un piccolo colpo di mano che prevede la proroga delle autorizzazioni dei gazebo che, a parole, questa maggioranza non vuole, ma che con i fatti e qualche furbizia allunga per almeno altri sei mesi. Quest’ultimo passaggio penso che in pochi, consiglieri di maggioranza in testa, lo abbiano colto. Complimenti  ironici a chi ha architettato questa trappola agli ignari consiglieri del Mov 139 e complimenti al Pdl che ancora una volta è riuscito a fare quadrato e portare in porto una delibera come Cammarata, pur avendola ideata, non era riuscito a fare. Soddisfatto a metà Rosario Filoramo del Pd: “Finalmente sarà possibile avviare la pianificazione nel dettaglio di Put e Pum che consentiranno alla città di Palermo di modificare abitudini e consuetudini della cittadinanza abituata a non considerare modalità di trasporto diverse da quello del mezzo privato. Ringrazio con l’occasione i funzionari e i tecnici del Comune di Palermo che in collaborazione con il Dipartimento Trasporti della Facoltà di Ingegneria hanno elaborato il Piano, consentendo di avere un piano di alta qualità e un risparmio consistente rispetto ai costi che un incarico ai privati avrebbe comportato. Esprimo apprezzamento per il voto favorevole all’odg che prevede l’istituzione di un bando pubblico biennale per consentire ai dipendenti comunali di ottenere un assegnazione di ufficio maggiormente vicina all’abitazione, al fine di favorire la riduzione degli spazi e dei tempi di percorrenza casa-lavoro-ufficio, sempre compatibilmente con le esigenze organizzative dell’amministrazione. Un modo per avvicinare la città ai modelli europei di risparmio nella produzione di CO2 e nel contempo combattere la cattiva consuetudine della ricerca di una  “raccomandazione politica” al fine di ottenere un trasferimento. Ci spiace considerare che solo il Pd ha espresso il voto contrario all’introduzione della tariffazione nelle zone Ztl, ritenendo il provvedimento inutile perché non ridurrebbe il numero di auto circolanti, anche alla luce delle trecentomila autorizzazioni Ztl rilasciate nella precedente istituzione dal sindaco Cammarata, introducendo l’ennesima tassa ai palermitani”. “L’approvazione del Piano Urbano del Traffico e la possibilità di non revocare le autorizzazioni vigenti per i gazebo in regola, rappresentano un modo per andare incontro ai commercianti, già in gravi difficoltà”. A dichiararlo in merito all’approvazione del Put da parte del consiglio comunale, è il presidente Confartigianato Imprese Palermo, Nunzio Reina, che aggiunge: “La decisione di Sala della Lapidi – prosegue – permette ai gestori e proprietari di attività commerciali di continuare il proprio lavoro utilizzando i gazebo, fino a quando il regolamento non sarà rivisto. Ciò dipende dalla creazione delle isole pedonali che potrebbe avvenire tra sei mesi. In questo modo – aggiunge il presidente – si eviteranno ulteriori e pesanti sanzioni che non fanno altro che peggiorare la situazione dei commercianti palermitani. Confartigianato Palermo, da sempre impegnata sul fronte della legalità, nel rispetto di chi è in regola e dei suoi diritti, apprezza il lavoro del consiglio comunale, dei capigruppo e dell’assessore Di Marco. Io e il presidente del direttivo Ristorazione, Benedetto Biondo – precisa Reina – ci riteniamo al momento soddisfatti e riteniamo opportuna questa continua sinergia con l’amministrazione, che ci permette di valutare insieme ai diretti interessati gli aspetti sui quali intervenire”.  “Così come è stato portato all’esame del Consiglio comunale, il piano urbano del traffico è dannoso per l’intera città – dice Angelo Figuccia, capogruppo del Partito dei Siciliani – la Giunta ha presentato all’Assemblea un piano del traffico non modificabile in nessuna parte, né tanto meno migliorabile. Per come è stato ingegnato, trasformerà l’intero centro storico in una sorta di grande “Chinatown”, invasa da cinesi ed extracomunitari. I commercianti saranno costretti a chiudere i battenti e l’economia cittadina crollerà perché ne avranno vantaggio soltanto i mega centri commerciali presenti in periferia”. “Sono molto soddisfatto – spiega il capogruppo Udc, Giulio Cusumano – dell’approvazione, su mia proposta, della chiusura al traffico di via Principe di Belmonte fino al mare. Un bel biglietto da visita per i tanti turisti croceristi che arrivano nella nostra città. L’intera strada sarà ornata con piante e vari tavolini dei bar, modello Barcellona. Chiuse al traffico definitivamente anche le piazze Rivoluzione, Bologni, San Francesco, San Domenico e Marina e la via Schiavuzzo”.


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