PALERMO – Quella voglia di tornare al passato che passa anche dagli stessi uomini. Zamparini sa di non avere più le forze di un tempo, ma vuole affidarsi a chi, negli ultimi anni, ha fatto la storia del Palermo. Un termine sicuramente eccessivo quando si parla di Davide Ballardini, che fu l’iniziatore della squadra poi portata all’apice da Delio Rossi, ma non per altri elementi che il patron friulano ha già riportato o intende riportare in società. Gente non solo di fiducia, ma che abbia già dimostrato di poter far bene, a Palermo e non altrove. Si è iniziato con Pedrelli e si potrebbe proseguire con altri.
“Spero che Rino Foschi possa far parte del Palermo negli anni a venire”, parole e musica via Skype del presidente Zamparini, che nel corso della presentazione di Ballardini ha di fatto tolto il velo ad una collaborazione di fatto messa in piedi già da questa estate. Doveva essere Rino Foschi a portare a Palermo l’attaccante Gregoire Defrel dal suo Cesena, mettendo così denaro fresco nelle casse della sua società e aiutando l’amico Zamparini portandogli a casa il sostituto di Dybala. Affare che non andò in porto per le pretese del giocatore e che creò non poche frizioni tra lo stesso Zamparini e l’attuale direttore sportivo del club romagnolo. Dissapori disciolti nell’aria dopo poco tempo, però, tant’è che nella schiera di consiglieri del presidente rosanero il nome di Foschi è in cima alla lista.
Una collaborazione? Sarebbe anche riduttivo definirla così. D’altronde, quando Rino Foschi era al Palermo, faceva le stesse cose col “suo” Cesena, ai tempi suo soltanto per una questione affettiva. Allo stesso modo, oggi è il “suo” Palermo, al quale resta fortemente legato, seppur ufficialmente non rivesta alcun ruolo. In quel “mercato di novembre” che Zamparini aveva annunciato un mese fa, però, la presenza di Foschi è forte, parallela a quella di Manuel Gerolin. Il rapporto tra i due, ha rassicurato il presidente, è di totale collaborazione.
Questo potrebbe essere solo l’inizio per passare dal Ballardini bis al Foschi bis. Il tecnico ravennate è pur sempre uno dei nomi proposti dal dirigente romagnolo, seppur non il primo. Il mercato invernale potrebbe non limitarsi ad una semplice collaborazione, magari con una corsia preferenziale per uno dei tanti giovani presenti nel Cesena. Magari non Sensi, regista classe ’95 finito già sul taccuino delle big, ma altri elementi che stanno spiccando nella squadra guidata da Drago. Ma questi saranno problemi estivi. Per gennaio ci saranno altri lavori da fare, e Foschi è pronto a dare una mano.