Pensavo fosse una vacanza e invece era un calesse | Reina: "Molti lavorano senza licenza" - Live Sicilia

Pensavo fosse una vacanza e invece era un calesse | Reina: “Molti lavorano senza licenza”

di SEFY AIELLO Il preziario indicato dai cocchieri per una visita del centro strorico è di 80 euro ma in molti sono disposti a scendere anche a 30. Confartigianto Palermo: "Venga regolarizzata questa categoria. In molti non hanno le dovute licenze". E nasce un numero per denunciare le frodi.

PALERMO – Paese che vai, usanze che trovi. E in Italia, quello riservato ai turisti non è certamente il migliore dei trattamenti. Di città in città, che si tratti del nord quanto del sud, dai ristoranti ai bar, tra le bancarelle poste per strada o ai calessi fermi nei punti strategici delle città, la lingua straniera va quasi sempre a braccetto con qualche, palermitanamente parlando, ‘imbruagghio’ (inganno).

Tra Milano, Roma e Napoli, il capoluogo siciliano non fa dunque eccezione. Per rendersene conto è bastato appena fare un giro dal porto al centro storico della città, passando per via Roma i Quattro Canti e piazza Bellini, e le tariffe dei pittoreschi calessi ,che portano i turisti a visitare la città, cambiano da zona a zona . Alla vista di una macchina fotografica o una videocamera, il vocabolario poliglotta dei cocchieri si aziona, ed inizia la vera e propria ‘corsa al cliente’. Il prezzo indicato nella brochure è di 80 euro per un’ora che offre, senza mai scendere dalla carrozza, la visita del centro storico cittadino dal mercato della Vucciria fino a piazza Verdi. Il prezzo, ovviamente, varia a seconda del numero di persone trasportate. Si parte da 80 ma si scende a 60 euro se il turista tentenna. Se, invece, ci si allontana, il vetturino è pronto a scendere anche a 30.

Il punto di ritrovo principale delle vetture è via Emerico Amari, di fronte al porto, dove con le crociere arrivano frotte di turisti. Qui i prezzi scendono fino a 20 a persona, per quattro posti, a differenza dei Quattro Canti dove, dagli 80 iniziali, si arriva a 60 e non oltre.

“Le carrozze – spiega il presidente di Confartiginato Palermo, Nunzio Reina – sono un biglietto da vista per la nostra città, e per questo motivo tutto dovrebbe essere regolarizzato. E’ pur vero che per alcuni calessi in regola ne esistono tanti che non dispongono della licenza. Per quanto riguarda le api taxi, quelle autorizzate sono in tutto quindici mentre altre dieci parteciperanno al bando per essere messe in regola. Partecipare al bando non è semplice, infatti bisogna avere determinati requisiti, come l’iscrizione alla Camera di Commercio, o essere proprietari del mezzo. Quelli da tenere in considerazione, comunque, restano gli abusivi. Il sindaco dovrebbe allargare anche a questo settore il lavoro che sta facendo con il resto degli abusivi della città. Sarebbe, altresì, opportuno che cocchieri e autisti di motocarrozze esponessero davanti ai propri mezzi i prezzi delle corse, sopratutto per la trasparenza nei confronti dei turisti”.

Nel frattempo il segretario nazionale del Codacons, il coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, Francesco Tanasi, annuncia che grazie alla collaborazione tra Avvocati in Europa e Associazione Utenti Servizi Turistici, Codacons, Consaambiente e Associazione Utenti del trasporto Aereo, Marittimo e Ferroviario è stata attivata la task force Sos Turismo a cui i consumatori, telefonando al 3427709628 o scrivendo a dilloatanasi@gmail.com potranno denunciare qualsiasi tipo di frode.

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