CALTAGIRONE (CATANIA) – I poliziotti stanno per arrestare suo figlio per spaccio e lui reagisce aggredendoli. Accade così che alla fine, gli agenti del commissariato di Caltagirone, li devono arrestare entrambi. Il padre è accusato di lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, il figlio per spaccio di marijuana.
È accaduto nel centro storico. Gli agenti avevano individuato un’abitazione come luogo di possibile spaccio. Organizzatissimi, i pusher avrebbero allestito pure un servizio di consegna a domicilio.
L’appostamento
Gli agenti si sono appostati e hanno visto tutto. Prima il “costante andirivieni” di persone che accedevano all’interno dell’immobile. Da qui il giovane, 19 anni, con la fidanzata, controllava nervosamente l’eventuale presenza di elementi di disturbo. Poi hanno visto la coppia uscire su uno scooter. Ma dopo poche centinaia di metri li hanno fermati e sottoposti a controllo.
La perquisizione
Il ragazzo aveva una piccola quantità di droga, un coltello a serramanico e 50 euro in banconote di piccolo taglio. A quel punto, mentre era in corso la perquisizione, è intervenuto il padre, già noto ai poliziotti. Lui avrebbe aggredito gli agenti, finendo per farsi denunciare pure perché in possesso di una mazza di legno con un’anima di metallo.
A casa
Dentro casa, invece, c’erano 50 grammi di marijuana in un cassetto, già suddivisa in 13 bustine. Poi materiale per il confezionamento e due bilancini di precisione utilizzati per la pesatura. Il 19enne avrebbe ammesso le proprie esclusive responsabilità ed è stato, quindi, arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e porto abusivo di arma da taglio.
In quel frangente, infine, pure la madre avrebbe iniziato a insultare e minacciare gli agenti ed è stata, per questo, denunciata.