Settecento chili di pesce in cattivo stato di conservazione, pane, farinacei e pasta infestati di parassiti e centinaia di violazioni amministrative. Questo il bilancio di una maxi operazione dei carabinieri dei Nas, che rientra in un vasto monitoraggio effettuato in tutta Italia che ha portato alla chiusura di ventinove attività commerciali non in regola. A Palermo sono state due a finire sotto sequestro: una è la pescheria di un 49enne che esercitava la propria attività in via Meli, a pochi metri dal porto. I Nas l’hanno sorpreso nel suo deposito mentre eseguiva illegalmente attività di eviscerazione e sezionamento di pesce spada e tonno e dopo l’attività di controllo specifica, hanno sequestrato i settecento chili di prodotti in cattivo stato di conservazione.
Lo stesso provvedimento è scattato per la cella frigo che si trovava all’interno del magazzino, mentre il titolare è stato denunciato all’Autorità giudiziaria. Stesse violazioni, quelle riscontrate nella bancarella di un ambulante che stava per mettere in vendita pesce avariato, mentre i sigilli sono scattati anche per un panificio che si trova in via Romitello a Borgetto, nel Palermitano: in questo caso i Nas hanno sequestrato ben centoventidue chili di prodotti da forno mal conservati, e potenzialmente soggetti ad infestazioni di parassiti. Inoltre, il laboratorio dell’attività commerciale era sprovvisto della denuncia di inizio attività.
Ma non finisce qui, perché sono state ventisei le sanzioni emesse dai carabinieri nei confronti di attività commerciali che si trovano sia a Palermo che a Trapani ed Agrigento. Tra queste, altri tre panifici nelle vie Palmerino e Perpignano e a San Cipirello, in via Badolato. Quelle risocntrate sono state violazioni amministrative numerose difformità sul fronte delle autorizzazioni concesse in ambito sanitario. Un monitoraggio che i Nas continueranno a portare avanti nei prossimi mesi, quando la stagione estiva renderà necessari controlli praticamente quotidiani anche nelle attività di ristorazione.