PALERMO – Scatta il sequestro per un’attività di vendita abusiva di pesce fresco e congelato, in via Meli. La polizia municipale ha accertato il cattivo stato di conservazione dei prodotti ittici e carenze igienico sanitarie all’interno di un magazzino adibito alla vendita, esteso circa trenta metri quadrati.
Nel dettaglio, gli agenti hanno trovato in stato di decongelamento, adagiati su due pedane in legno, quattro pesci spada eviscerati e decapitati di cinquanta chili ciascuno: si trovavano sul pavimento, privi di protezione da insetti e da fonti di contaminazione. All’interno del magazzino, in una cella frigo a due scomparti, venivano congelati circa 140 chili tra sgombri, orate e pesce razza, privi di tracciabilità ed etichettatura, così come previsto dalla normativa vigente.
E’ stata inoltre accertata l’inadeguata refrigerazione. Il locale, infine, presentava diverse mattonelle rotte ed evidenti tracce di muffa sui tetti con gli intonaci scrostati. Sul fronte dei controlli amministrativi, gli agenti hanno riscontrato che il titolare, un palermitano di 51 anni, non possedeva alcuna autorizzazione per la gestione dell’attività, che è stata sequestrata. Per l’uomo anche la denuncia per il commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Sul fronte della sicurezza alimentare è stato effettuato anche un Cit, un Controllo Integrato del Territorio, coordinato dalla Questura di Palermo. Alcuni ambulanti, come è stato accertato, vendevano pesce fresco di vario tipo e “neonata” senza “tracciabilità ed etichettatura del prodotto”. Due pescherie ambulanti di Ballarò sono finite nel mirino della polizia: a entrambe è stata elevata una sanzione amministrativa di mille e cinquecento euro per le violazioni riguardanti il pesce fresco, oltre ad un’ulteriore multa di cinquemila euro che era esposta in vendita.
Alle due pescherie sono stati sequestrati centoquaranta chili di prodotto ittico in genere e 33 di novellame. Il controllo effettuato in altre due attività commerciali di Ballarò, non ambulanti, ha permesso di constatare la vendita di pesce surgelato di vario tipo non tracciato ed in alcuni casi già scaduto. Il sequestro ammonta a circa trecento chili di prodotto ittico e sono scattate sanzioni amministrative pari a circa cinquemila euro.
L’intervento degli agenti ha riguardato anche i quartieri Zisa e Oreto. Si tratta del maxi blitz coordinato dalla Questura che ha coinvolto anche i poliziotti del commissariato San Lorenzo, Zisa – Borgo Nuovo, i colleghi del reparto prevenzione crimine, insieme ai carabinieri, vigili, personale della Siae e guardia costiera. In una traversa di corso Finocchiaro Aprile, il titolare di un esercizio commerciale è stato multato per la vendita di prodotti alimentari non tracciabili e si è proceduto, a suo carico, al sequestro di pesce, carne e uova, per trecento chili.
In un esercizio commerciale della Vucciria è stata riscontrata la violazione dell’ordinanza sindacale riguardante la diffusione di musica all’esterno del locale: a carico del titolare una sanzione amministrativa e il sequestro di una cassa acustica. Alla Kalsa, invece, il titolare di un ristorante è stato, oltre che multato, denunciato in stato di libertà per aver violato le norme che regolano le attività di trattenimento e spettacolo offerti al pubblico. Nell’ambito dei controlli sono stati eseguiti numerosi posti di blocco nel corso dei quali sono state controllate 92 persone e 35 autoveicoli. Elevate multe per violazioni al codice della strada (guida senza patente, mancanza copertura assicurativa, revisione scaduta) per un totale di circa 7.500 euro. Sequestrate anche due auto. L’ammontare complessivo delle multe è di circa ventimila euro, mentre il totale della merce sequestrata ammonta a circa ottocento chili.