CATANIA -Avevano ben pensato di realizzare una piantiagione di Marijuana all’interno di un agrumeto. Uno stratagemma ben congeniato per evitare brutte sorprese. Le fiamme gialle però nel corso di un’operazione supportata dalla Sezione aerea di manovra ha localizzato il latifondo rurale ubicata in un territorio a confine con le province di Catania e Siracusa.
Il campo e la droga, 2 tonnellate e mezzo di marijuana, sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle che ha inoltre arrestato un italiano e quattro romeni.
I quattro finiti in manette si erano accorti delle perlustrazioni aeree della Finanza tanto che avevano tentato prima di estirpare e nascondere le piante e poi fuggire. Le forze in campo, però in pieno coordinamento, hanno permesso l’intervento tempestivo delle pattuglie a terra che hanno fermato i 4 romeni, che si occupavano della coltivazione, e di un italiano, proprietario del fondo agricolo e mente dell’intera attività illecita.
La piantagione di Marijana era stata ben organizzata: tanto che era dotato di un sistema di irrigazione automatico, che – a detta dei militari e dominus dell’illecita attività. La piantagione era dotata di un sistema automatizzato di irrigazione che, considerato lo stato delle piante e la loro altezza – in alcuni casi superiore ai 2 metri – si è rivelato molto efficace.
Oltre le due tonnellate di marijuana destinata secondo gli inquirente ai mercati di spaccio sia di Catania che di Siracusa avrebbe fruttato una volta venduta una somma pari ad un milione di euro. Le cinque persone arrestate sono state sottoposte ai domiciliari.