Piazza Cascino, 25 anni dopo: "Il mio generoso Nicolino morto nel rogo"

Piazza Cascino, 25 anni dopo: “Il mio generoso Nicolino morto nel rogo”

La vedova: "Quel risarcimento come un'elemosina"

PALERMO- Era il 27 agosto del 1999. Eravamo già approdati nell’anno predetto da una serie televisiva degli anni Settanta che aveva la parola ‘spazio’, nel titolo. Una suggestione di stelle, incontri e cieli sconfinati.

Compulsando wikipedia e un po’ di memoria: Anna Oxa aveva vinto il Festival di Sanremo con ‘Senza pietà’. ‘La vita è bella’ di Benigni aveva già fatto incetta meritata di Oscar. E citiamo soltanto alcune tra le cose belle, perché questa è una storia di profondo dolore e di fortissima speranza.

Quel giorno, il vigile del fuoco Nicolino Billitteri, quarantuno anni, andò al lavoro e intervenne con la sua squadra nel terribile incendio di un palazzo in piazza Cascino, che nessuno, a Palermo, ha dimenticato. Aveva una moglie, Letizia, e tre figli amatissimi, Salvo, Maria, Virgilio. Nicolino non tornò a casa mai più.

Era il 27 agosto del 1999. Pino Apprendi, palermitano sensibile, politico, vigile del fuoco allora in servizio, oggi garante dei detenuti in città, stava preparando la tradizionale salsa nel villino.

“Era di pomeriggio – racconta Pino, venticinque anni dopo -. Arrivò la telefonata, lasciai tutto e mi precipitai sul posto. C’erano i colleghi, c’era il sindaco, Leoluca Orlando. Fui informato del fatto che un bravissimo collega, Nicolino Billitteri, era morto. Nicolino era generoso e coraggioso. Voleva sempre aiutare tutti. Con lui altri rimasero feriti, ma sopravvissero”.

“La moglie di Nicolino, Letizia – prosegue il racconto – rifiutò l’assunzione, essendo la moglie di un vigile del fuoco caduto in servizio, perché doveva crescere i tre bambini rimasti orfani. Salvo e Virgilio sono funzionari del corpo. Maria è un’amministrativa”. Pino Apprendi non lo dice, per discrezione: lui, in tanti anni, è stato vicino alla famiglia Billitteri. Li ha abbracciati, per non lasciarli più.

È il 27 agosto del 2024. Letizia, la moglie di Nicolino, ha vissuto, per venticinque anni, con la forza del suo cuore indomito, proteggendo tutti.

“Il mio Nicolino – dice – avrebbe compiuto sessantasei anni lo scorso 18 agosto. Immagino spesso come sarebbe andata la vita, se non fosse morto. Ora sarebbe un nonno e un pensionato felice”.

“Non potevo accettare il lavoro – racconta Letizia -. C’erano i nostri figli da crescere, erano piccoli. Non è stato facile, non so come ce l’abbiamo fatta. So che Nicolino è stato accanto a noi ed è qui ancora. La sua presenza la sento sempre. Quel giorno stava rientrando dalle ferie. Avevo provato a convincerlo, la mattina: ‘prenditi qualcosa in più’. E lui: ‘no, devo aiutare i miei colleghi’”.

“Ancora non era successo niente. Quando Nicolino è morto, io non lo sapevo, ero a casa, con i bambini, e mi sono sentita strappare il cuore – dice Letizia -. Poi mi hanno avvertita. Alla fine, abbiamo ricevuto un risarcimento di mille e settecento euro. Un’elemosina”.

Era il 27 agosto del 1999. Il palazzo bruciava. I vigili del fuoco lottavano – come lottano sempre contro il fuoco e nei naufragi – senza arrendersi. Tutti i giornalisti di Palermo furono mobilitati per andare sul posto.

Nessuno, tra coloro che c’erano, ha mai dimenticato. Le lacrime. Il volto sgomento del professore che aveva comprato la casa dei suoi genitori. La dottoressa del 118 e il terrore di avere perso tutto. Un abito da sposa che si salvò dalla fiamme e fu pronto per il suo matrimonio. Sono passati venticinque anni. Nicolino sorride nella lapide sul luogo, nella foto del tempo che per lui si è fermato. Ma restano stelle, incontri e cieli sconfinati.

LEGGI ANCHE: LA STORIA DELL’INCENDIO

Il messaggio del sindaco

“A 25 anni dalla sua scomparsa, Palermo ricorda Nicolino Billitteri, vigile del fuoco che ha sacrificato la propria vita durante le operazioni di spegnimento del terribile incendio di un palazzo in piazza Cascino. Il mio pensiero e la mia vicinanza sono rivolti oggi ai suoi familiari e l’estremo sacrificio di Nicolino Billitteri è ancora oggi ulteriore occasione per ringraziare i Vigili del fuoco per il costante impegno e la dedizione a tutela e salvaguardia dei cittadini”. Lo dice il sindaco Roberto Lagalla che stamani ha partecipato alla commemorazione di Nicolino Billitteri nella sede del Comando provinciale dei Vigili del fuoco.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI