VILLABATE (PALERMO) – Nubi sul servizio di assistenza alle famiglie indigenti a Villabate. A sollevarle il consigliere comunale Paolo Corrao, che ha deciso di presentare un’interrogazione per far luce sulla vicenda. Il “Servizio civico” è nato nel 2009, e dispone di un articolato regolamento approvato dal consiglio comunale nell’aprile di quattro anni fa.
“La graduatoria è stata fatta in modo clientelare”, denuncia Paolo Corrao. Il consigliere di Grande Sud attacca i metodi usati per stilare la graduatoria: “Nell’elenco c’era una persona che conosco, la quale non aveva alcun bisogno dell’assegno, perché non versa in condizioni disagiate ed ha addirittura tre case di proprietà. Non è un caso che abbia rinunciato poco dopo ad usufruire del servizio”. Il pomo della discordia è la discrezionalità da parte del responsabile del servizio di segnalare cinque persone fuori dalla graduatoria per essere inserite direttamente entro il progetto. Lo prevede in effetti lo stesso regolamento all’articolo 14, che però sottolinea come gli inserimenti debbano essere causati soltanto da “eventi imprevisti e straordinari che portino ad un momentaneo stato di disagio socio-economico”.
L’accesso al Servizio civico è particolarmente ghiotto. Permette infatti di accedere ad un assegno da 400 euro al mese per tre mesi, lavorando appena tre ore al giorno per l’amministrazione comunale. Si parla di custodia di vari uffici comunali, salvaguardia e manutenzione del verde pubblico, pulizia e mensa.
Una prima graduatoria è stata approvata il 17 dicembre, segnando l’accesso di 255 persone, a fronte di 335 richieste, e lo stanziamento di 100mila euro. Dopo una prima modifica, datata 28 dicembre, è arrivata la sospensione del servizio, a seguito della pioggia di ricorsi giunti. A decidere la sospensione il comune di Villabate con una nota di giorno 1 febbraio, firmata dal responsabile del settore Lorenzo Carandino. “Andremo avanti – afferma Corrao – tanto che non escludo la presentazione di un esposto in Procura. Domani intanto farò un’interrogazione consiliare”.