PALERMO – A poche ore dalla Sicilia in zona gialla, si cerca di correre con le vaccinazioni per tornare a una vita “normale” dopo mesi di restrizioni. Tra le attività sportive che riapriranno ci sono le piscine pubbliche e private all’aperto, che possono tornare attive da oggi (15 maggio), ovviamente in costanza di zona gialla. Le palestre ripartiranno dal primo giugno. Resta ancora in dubbio la data di riapertura delle piscine al chiuso, si attende il parere del Comitato tecnico scientifico, con l’ultima parola che spetta all’esecutivo.
In tutti i luoghi di pratica sportiva si deve conservare per quattordici giorni l’elenco dei clienti. Prevista la misurazione della temperatura all’ingresso, non dovranno mancare le soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani in aree strategiche e di frequente transito. Nel nuovo protocollo attuativo delle linee guida “per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” sono indicate le misure da adottare per la ripartenza in sicurezza delle attività sportive.
“Ci stiamo organizzando secondo gli stessi parametri di sicurezza adottati a ottobre quando ci fu imposta la chiusura – spiega Germano Bondì, titolare della palestra Oxygen – in più abbiamo preparato degli spazi all’aperto per lo svolgimento di alcune attività”. Nelle palestre bisognerà indossare sempre la mascherina fino al momento di iniziare l’attività e si deve mantenere una distanza non inferiore ai 2 metri. Il gestore deve predisporre un’adeguata segnaletica e prevedere percorsi diversi d’ingresso e uscita. L’accesso agli impianti deve essere fatto esclusivamente tramite prenotazione. Negli spazi comuni, spogliatoi e docce, deve essere assicurato il distanziamento di almeno 1 metro e le macchine e gli attrezzi costantemente igienizzati. “Sappiamo già – aggiunge Bondì – che in estate non ci saranno le stesse persone che solitamente frequentano le palestre in inverno. Riapriamo nel peggior periodo dell’anno quando la gente va al mare, ma lo facciamo perché teniamo ai clienti. I costi saranno importanti, si lotterà per non affondare”.
“Siamo rimasti aperti – dice Salvo Caleca, gestore della Sprint Palermo – perché da noi si svolgono attività agonistiche sia in piscina, sia in palestra. Ma si tratta di corsi che coinvolgono il 10% dell’impianto. Mentre da febbraio svolgiamo attività all’aperto, anche se non ci permettono di coprire le spese. Da quando è cambiato il governo – aggiunge – non abbiamo ricevuto sostegni, l’ultimo aiuto è arrivato l’anno scorso, attendiamo il nuovo decreto. Al momento andiamo avanti con le nostre forze. A giugno apriremo secondo i limiti imposti e che rispettavamo già a ottobre. All’entrata abbiamo tappeti igienizzanti e misuratori di temperatura. Per il nuoto contiamo di ripartire con i piccoli.
Per quanto riguarda gli abbonamenti – termina – riconosceremo i voucher”.
Non c’è una data certa per la riapertura delle piscine al chiuso. “Riapriremo al pubblico la piscina all’aperto all’interno del TC3 – dice Ruggero Ferrito della Polisportiva Palermo – dove abbiamo la gestione della vasca. Mentre fino al primo di giugno, nella sede di via Belgio, continueremo a svolgere solamente attività agonistica. I nostri atleti, in questo periodo, non si sono mai fermati. Per permettere di allenarsi gli istruttori si sono inventati anche dei nuovi metodi. A subire uno stop, invece, è stata la fetta di utenti che svolgono attività ludico sportiva. Siamo pronti a riaprire”.