PATERNÒ (CATANIA) – Quando gli avrebbero dovuto sequestrare le pistole, dichiarò un furto. I carabinieri non gli hanno creduto e in breve sono riusciti a chiudere il cerchio, perquisendo casa sua e scoprendo i nascondigli.
Un 66enne è stato arrestato per detenzione illegale di una Cougar 800 e una Glock modello 19, oltre a varie munizioni. L’arresto è stato eseguito dai militari della stazione di Paternò, assieme ai colleghi dello squadrone eliportato Cacciatori Sicilia.
Le accuse
Le accuse sono detenzione abusiva d’armi e simulazione di reato. L’indagine è iniziata un annetto fa, quando l’uomo aveva avviato la procedura per chiedere il rinnovo del porto d’armi. I militari già in quel caso scoprirono che l’uomo aveva modificato la documentazione necessaria ad ottenere il titolo in questione.
Da qui la prima denuncia per falso ideologico e falsa attestazione a pubblico ufficiale. Ma al momento di sequestrare le armi, lui dichiarò di aver subito il furto di armi e munizioni. Uno “strano” furto.
L’indagine
Per questo i carabinieri hanno indagato e scoperto che ce n’era abbastanza per intervenire. È scattata la perquisizione e ha dato esito positivo. Dopo l’irruzione all’alba in casa dell’anziano, la Glock era nella colonna di ceramica di un lavabo: c’erano 2 caricatori e 50 cartucce.
All’improvviso i militari hanno notato che c’era un frigo nel salone. Un arredamento insolito, tanto da insospettirli. Hanno cercato proprio lì. E nella vaschetta raccogli condensa c’era la Cougar, con altre 50 cartucce calibro 9 e 2 caricatori. Altre 14 munizioni calibro 38 special erano in un forno e 2 proiettili calibro 16 in una scatola. Lui è stato arrestato, armi e munizioni sequestrate.