LONDRA – Venticinque Vigili del Fuoco siciliani sono volati a Londra per partecipare alla maxi-esercitazione di salvataggio EUR (cioè Exercise Unified Response) più imponente mai organizzata in Europa: quattro giorni di attività, dai comandi di Palermo, Catania, Trapani e Messina alla capitale britannica per lavorare insieme a colleghi internazionali provenienti anche da Ungheria e Cipro.
Un’attività utile in vista della prossima esercitazione europea che si svolgerà questo ottobre proprio in Sicilia, nel Trapanese. Le due operazioni non sono collegate tra loro ma testano lo stesso “Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea”. Dal 4 al 7 ottobre 2016, infatti, la zona tra Santa Margherita di Belice e Poggioreale Antica diventerà un set per una simulazione di emergenza tra Paesi europei. A coordinare l’esercitazione siciliana – a cui sono stati invitati a partecipare anche i britannici – è il funzionario del comando dei Vigili del Fuoco di Palermo Salvo Cantale che a Londra si è occupato di coordinare le operazioni di logistica dei 76 soccorritori italiani prevenienti da Sicilia, Lazio, Veneto e Toscana.
“Mentre a Londra è stata ricreata una situazione di emergenza all’interno di una vecchia centrale elettrica – spiega Cantale a LiveSicilia – a Poggioreale Antica le macerie sono reali perché la città è rimasta come il giorno del terremoto, nel 1968. Sarà l’occasione per esercitarci sulle procedure USAR (ricerca e soccorso in città, in inglese Urban Search And Rescue) e migliorare sempre di più la nostra risposta immediata alle emergenze: in poche ore, dalla Sicilia possiamo arrivare dovunque. A Londra il rapporto con i colleghi britannici è stato molto positivo, abbiamo ricevuto anche dei complimenti su alcune tecniche specifiche come quelle dei puntellamenti”.
Tra i siciliani coinvolti nell’enorme simulazione londinese, anche alcuni che lavorano in vari comandi dello Stivale: fra loro spicca il palermitano Salvo Corrao in servizio a Roma dove lavora come Lieutenant Colonel alla Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico.
“Nel Regno Unito lo scenario che è stato ricostruito è stato molto interessante e realistico – racconta il funzionario Antonio Galfo, che ha guidato 7 Vigili del Fuoco della squadra catanese – ed è stato un ottimo banco di prova per procedure impegnative, “heavy” nel nostro gergo”. Molti dei pompieri siciliani hanno già lavorato in situazioni critiche come l’alluvione di Giampilieri e il terremoto dell’Aquila”.
Alla simulazione londinese, organizzata lo scorso febbraio dalla London Fire Brigade insieme ad oltre 70 enti internazionali, hanno partecipato oltre 2500 finte vittime. La squadra italiana è stata guidata da Fabio Grossi dell’Ufficio gestione emergenze del Dipartimento della Protezione Civile.