Ponte sullo stretto, i sindacati: "Opera fondamentale ma serve 'rete'"

Ponte sullo stretto, i sindacati: “Opera fondamentale ma serve ‘rete'”

Per Cgil, Cisl e Uil necessarie strade, autostrade e treni veloci
SICILIA
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PALERMO – I sindacati confederali in Sicilia si dicono sostanzialmente d’accordo con la decisione del Consiglio dei ministri di dare il via libera al Ponte sullo Stretto, pur sottolineando l’esigenza di legare la realizzazione dell’opera a una rete infrastutturale moderna ed efficiente.

Lionti: “Necessario un lavoro di rinascita di tutta la rete stradale dell’Isola”

Per la segretaria generale di Uil Sicilia, Luisella Lionti, “è chiaro che non si può pensare al Ponte senza le infrastrutture che si collegano ad esso. Ecco perché sarà necessario un lavoro di rinascita di tutta la rete stradale dell’Isola. La Sicilia non ha strade, autostrade e, negli anni, gli investimenti sulle infrastrutture viarie sono stati davvero pochi. Il Ponte porterà certamente sviluppo in Sicilia – conclude la leader della Uil siciliana -, introdurrà l’alta velocità, la continuità territoriale, favorirà il trasporto delle merci e rilancerebbe anche il turismo”.

Cappuccio: “Infrastruttura utile a spezzare l’isolamento con il resto del paese”

Dello stesso tenore il pensiero del segretario generale di Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio: “Abbiamo già espresso parere favorevole per questa grande infrastruttura, utile a spezzare l’isolamento con il resto del paese. Grazie al Ponte, la Sicilia sarà al centro del Mediterraneo. Ma, se vogliamo rilanciare l’Isola, creare sviluppo economico e dare occupazione, a questo grande progetto dobbiamo agganciare la riorganizzazione infrastrutturale della rete ferroviaria, di porti e aeroporti, autostrade e strade, compresa la viabilità secondaria. In questo senso, oltre alla questione Ponte, sarà importante sfruttare al massimo le risorse offerte dal Pnrr”, conclude Cappuccio.

Mannino: “Costruire infrastrutture nell’area dello Stretto”

Per la Cgil siciliana, infine, “si dovrebbe procedere a costruire infrastrutture nell’area dello Stretto – dice il segretario generale Alfio Mannino – affinché si determini un attraversamento stabile, che con le moderne tecnologie consentirebbero di attraversare lo stretto abbattendo i tempi di percorrenza del 50 per cento”.

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