Porticello: il naufragio, il lavoro dei pm, l'equipaggio e la maxi-causa - Live Sicilia

Porticello: il naufragio, il lavoro dei pm, l’equipaggio e la maxi-causa

Il punto sulle indagini
LA TRAGEDIA
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PALERMO- Il capitano è indagato e si procede con gli interrogatori dell’equipaggio del Bayesian, il veliero affondato una settimana fa davanti la costa di Porticello. Il bilancio tragico parla di sette vittime e quindici superstiti.

Gli interrogatori

Dopo avere sentito ieri il comandante James Cutfield iscritto, dunque, nel registro degli indagati per naufragio e omicidio plurimo colposo, i pm della Procura di Termini Imerese hanno ascoltato anche gli altri componenti dell’equipaggio.

Una buona parte dell’equipaggio del Bayesian sarebbe in procinto di lasciare l’hotel Domina-Zagarella di Santa Flavia tra domani e dopodomani. Secondo l’Ansa ci sarebbero ancora qualche giorno in più di residenza nella struttura per il comandante e il primo ufficiale.

“Al momento non sono stati notificati altri avvisi di garanzia”. E’ quanto dice l’avvocato Giovanni Rizzuti che insieme all’avvocato Aldo Mordiglia difende il comandante del veliero. “Il comandante è molto provato e domani sarà interrogato dai pm della procura di Termini Imerese. Stiamo valutando se rispondere o meno alle domande. La nostra è una scelta tecnica”, aggiunge Rizzuti.

Il comandante neozelandese James Cutfield è accusato di naufragio colposo e omicidio plurimo colposo e al momento non è ancora a conoscenza degli esiti degli accertamenti fatti dalla procura guidata da Ambrogio Cartosio.

La maxi-causa

Gli eredi del miliardario britannico Mike Lynch, morto insieme alla figlia 18enne Hannah nella sciagura potrebbero rischiare di trovarsi ad affrontare oltre al dolore della perdita anche un risarcimento da 3 miliardi di sterline (3,5 miliardi di euro) chiesto dal colosso americano Hewlett Packard Enterprise (Hpe) per l’acquisto nel 2011 della multinazionale informatica Autonomy fondata dal magnate.

Mike Lynch aveva perso – riferisce sempre l’Ansa – nel 2022 il processo civile per frode presso l’Alta Corte di Londra, con riferimento in particolare ai conti gonfiati per aumentare il valore della sua azienda, e vinto invece, contro ogni pronostico, quello penale negli Usa che si era chiuso il giugno scorso a San Francisco.

Il giudice britannico deve pronunciarsi sull’ammontare dei danni entro la fine dell’anno a fronte della richiesta avanzata da Hpe in precedenza. Secondo alcuni legali sentiti dal Daily Telegraph, è molto probabile che il colosso americano farà richiesta per ottenere l’ingente somma dagli eredi di Lynch: a loro volta potranno fare appello presso il tribunale di Londra.

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