PALERMO – La sfrontatezza della giovane età per superare lo scoglio del primo anno da titolare in serie A. Così Josip Posavec si affaccia al ritiro di Bad Kleinkirchheim, il primo con la maglia del Palermo, affrontando una situazione per lui del tutto nuova. Ma le pressioni non sembrano appartenere al nuovo numero 1 rosanero, il quale fa capire di non lasciarsi prendere troppo dall’ansia per un compito così importante da assolvere: “Per me è importante far bene in campo, devo andare forte in ogni allenamento. Buffon è il migliore portiere in Italia, una grande persona. L’età non è importante. Per questo campionato spero di poter fare dei buoni risultati e migliorare la classifica. Mi piacerebbe giocare contro Higuain, lo scorso anno ha fatto 36 gol, ma anche contro Dybala e Mandzukic”.
Uno degli ostacoli che all’apparenza potrebbero porsi davanti a Posavec riguarda la lingua. Per un giovane arrivato in un nuovo Paese all’improvviso, parlare in italiano può essere sempre un problema. Ma la multietnia della rosa a disposizione di Ballardini ha in parte aiutato il portierino rosanero: “I magazzinieri parlano in palermitano e per me è difficile ma posso capire anche non essendo qui da tanto tempo. Dopo due tre mesi parlavo già bene italiano. Mi ha aiutato tanto Jajalo, soprattutto con l’interprete. Con lui ho studiato italiano e voglio ancora migliorare. In porta parlo con tutte le lingue che conosco, italiano, inglese o croato. Parlo come viene più semplice ai compagni. L’anno scorso all’Inter Zapresic ho parato tre rigori e uno l’hanno sbagliato colpendo la traversa, ma questo riguarda il campionato passato. Ora dall’Inter ritrovo Nestorovski, lo sto aiutando a integrarsi ma qui siamo come una famiglia”.
A proposito di Nestorovski, il quale potrebbe dover raccogliere la pesante eredità di un Gilardino reduce dall’approdo a Empoli, Posavec ne parla con termini carichi di entusiasmo, consapevole del fatto che la sua presenza nelle rotazioni offensive può solo giovare al Palermo nella stagione che verrà: “Ilija è un bravo ragazzo, il miglior giocatore del campionato croato. Può fare un buon lavoro anche qua, è il suo primo anno in serie A e sarò molto felice se dovesse fare più di 10 gol. Gilardino è un grande giocatore, Nestorovski è uno che sa muoversi bene in area. Ha il fiuto del gol, è bravo anche di testa”.
Infine, Posavec parla di due persone che sono state importanti per il suo arrivo e soprattutto per il suo stabilimento a Palermo. Il primo è senza dubbio Maurizio Zamparini, l’uomo che lo ha voluto a tutti i costi in rosanero, mentre anche Vincenzo Sicignano sta avendo un ruolo fondamentale per apprendere qualche segreto e soprattutto per mantenere i nervi saldi e la serenità sempre alta, in una situazione sicuramente non facile, considerando l’eredità di Sorrentino da raccogliere: “Io credo nel presidente e vuole fare un buon lavoro per tutti noi e per i tifosi. Sicignano mi dice sempre di andare forte in ogni allenamento, perché per essere un portiere migliore la strada è sempre in salita. Palermo è una città bellissima e sono felicissimo di giocare qui. I primi mesi non sono stati facili per l’infortunio al dito, ma mi sono sempre allenato forte, senza pensarci”.