“Possiamo condannare per sempre una persona per un errore che ha compiuto?”. A chiederselo sono alcuni dei dipendenti del settore Risorse immobiliari del comune di Palermo. La persona in questione è invece il dirigente Alfredo Milani, che proprio nella sede comunale di San Lorenzo dovrà prendere il comando del servizio Fitti attivi e passivi.
I dirigenti e i dipendenti che abbiamo incontrato negli uffici di via Astorino, non ce l’hanno con il dirigente reo confesso di avere intascato una mazzetta nell’esercizio delle proprie funzioni. “Perché non dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato? e poi – dice un’impiegata – neanche lo conosciamo”.
Il problema, secondo uno dei dirigenti del settore Immobiliare, doveva porselo chi al tempo amministrava la città. Eppure, nel riconfermarlo dirigente anche dopo il patteggiamento del 1999, nessuna legge sarebbe stata violata: “Al tempo non poteva esistere nessuna ripercussione a livello disciplinare” dice una dipendente.
“C’è una sorta di accanimento rispetto all’operato di un’amministrazione che si è anche messa in gioco rispondendo ai vostri articoli: non vedo perché continuare a parlare di questa storia” è invece il commento di Anna Maria Fiasconaro sulla vicenda. La Fiasconaro, oggi dirigente del servizio Fitti Attivi e Inventario, dovrà succedere a Carmela Agnello a capo dell’intero settore delle Risorse Immobiliari. Sarà lei a coordinare Alfredo Milani. Ma non se ne preoccupa, anzi: “Ci sono tanti incensurati che hanno riserbato sorprese ben più gravi – afferma – l’operato di Milani è stato ampiamente valutato in questi dieci anni. Se ci fossero stati gli estremi di un licenziamento sarebbero già stati presi provvedimenti”.
Ma perché spostare Milani al servizio Fitti? E perché riconfermarlo al comando di un ufficio? “Un dirigente, così come un dipendente – spiega la Fiasconaro – non può essere retrocesso. E tutti i dirigenti svolgono un ruolo di gestione. Milani, poi, non è stato propriamente nominato. I vertici sono semplicemente ruotati, proprio per garantire la trasparenza”.
Milani, al comando del servizio Fitti, secondo la delibera di giunta 105 del 18 luglio, si occuperà per quanto riguarda i fitti passivi di “reperimento, locazione ed assegnazione di immobili di proprietà aliena per uffici e scuole di pertinenza comunale”. “Materialmente – spiega la Fiasconaro – dovrà rispondere ai privati che concedono in affitto immobili al comune con cui il comune ha stipulato contratti di locazione”.
Per quanto riguarda i fitti attivi, si occuperà invece della “gestione e locazione del patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica e assimilati destinati ad uso abitativo. Gestione del patrimonio disponibile del comune. Gestioni condominiali. Rilascio ordinativi di incasso e alienazione del patrimonio Erp (edilizia residenziale pubblica) per quanto riguarda i fitti attivi”. Chi svolge queste mansioni, in genere, si trova a rispondere a persone che chiedono “una dilazione del pagamento oppure indicazioni per l’acquisto dell’immobile nel quale vivono, i cui prezzi – precisa al Fiasconaro – sono imposti dalla legge”.