Pozzallo, i migranti sono ancora lì | L'amarezza del dottor Bartolo - Live Sicilia

Pozzallo, i migranti sono ancora lì | L’amarezza del dottor Bartolo

(Foto Facebook)

Il medico di Lampedusa: "Difficoltà a dire di essere un cittadino italiano".

L'HOTSPOT
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POZZALLO (RAGUSA) – Hotspot di Pozzallo ancora pieno dopo lo sbarco di 7 giorni fa di 447 migranti sbarcati dalla nave ‘Protector’ di Frontex e dalla nave ‘Monte Sperone’ della Guardia di finanza. Finora sono andati via, con destinazione le comunità protette in Sicilia, 101 minorenni non accompagnati. Al momento nell’hotspot vi sono 338 migranti e i ricollocamenti con gli altri Paesi europei non sono scattati. Secondo quanto si apprende, domani dovrebbe arrivare a Pozzallo una delegazione francese per attivare la partenza di una cinquantina di migranti con destinazione Oltralpe.

“Ho avuto difficoltà a dire di essere un cittadino italiano nelle ultime settimane con questa scelta di chiudere i porti e non accogliere i migranti”, ha detto, a Vittoria, il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, che ha ricevuto una menzione speciale, nell’ambito del premio letterario Ninfa Camarina, per il suo libro “Lacrime di sale” scritto con la giornalista Lidia Tilotta. “Dieci giorni fa – ha sottolineato Bartolo – a Lampedusa sono arrivate, dopo un’evacuazione medica urgente, otto donne in condizioni disperate. Erano persone uscite da un campo di concentramento. Mi appello alla sensibilità di tutti i governanti: non possono restare nei lager libici. Bisogna trovare una soluzione al più presto, così come il fatto che il Mediterraneo non si trasformi perennemente in un cimitero”.


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