Prevenzione, a Catania festa di Natale dell’associazione Hera

Prevenzione, a Catania festa di Natale dell’associazione Hera

Si svolgerà domenica 21 dicembre nella cornice barocca di Palazzo Biscari
L'APPUNTAMENTO
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CATANIA – L’Associazione Hera A.P.S. rinnova il consueto appuntamento annuale con la grande Festa di Natale. Si svolgerà domenica 21 dicembre 2025, a partire dalle ore 10:30, nella magnifica cornice barocca di Palazzo Biscari.

Oltre 200 le adesioni già confermate e ampia la rosa delle presenze istituzionali chiamate ad arricchire un evento topico. L ’Associazione riunisce non solo pazienti ed ex pazienti della procreazione medicalmente assistita, ma anche operatori, caregivere sostenitori di associazioni dedicate ad  altre patologie. Una struttura e una prospettiva. Riguarda qaunto da quasi trent’anni vedono Hera in prima fila per tutelare i diritti e le aspettative delle coppie nel loro tentativo di avere figli.

I temi al centro del doppio focus

La manifestazione avrà un doppio focus su temi di urgente attualità. Entrambi sono mirati a contrastare la crisi demografica: da un lato la prevenzione dell’infertilità, dall’altro lo straordinario riscontro dell’applicazione dei nuovi Lea. Applicazione che ha segnato tra ottobre e novembre un sensibile aumento del 60 per cento di gravidanze e bambini nati.

La Festa organizzata da Hera, che abbina  riflessione e approfondimento all’atmosfera conviviale e ludica, assume dunque  in questo 2025 un significato particolare. «Quest’anno possiamo festeggiare il fatto che, finalmente, anche in Sicilia la gran parte delle prestazioni non è più a carico dei pazienti ma viene erogata dal Servizio Sanitario Regionale – dichiara il suo Presidente, Giacomo D’Amico -. Finalmente, cioè, sono stati garantiti i LEA, ossia i Livelli essenziali di assistenza, tra cui rientrano, appunto, alcune prestazioni legate ai trattamenti di riproduzione assistita».

Le risorse assegnate

Con un decreto dell’Assessore regionale dei primi di agosto 2025, è stata infatti disposta l’assegnazione delle relative risorse economiche ai centri pubblici e privati accreditati della Sicilia. In proporzione al numero di prestazioni erogate nel 2024 e alla loro potenzialità. È giunto quindi a termine un procedimento lunghissimo ed estenuante che ha avuto inizio nel 2017. Ebbe inizio con l’inserimento di alcune delle prestazioni relative alla PMA nei LEA. Poi proseguì con l’approvazione delle relative tariffe nel 2023. E, solo pochi mesi fa, con l’individuazione delle risorse necessarie da parte dell’Assessorato regionale alla Salute.

Aggiunge D’Amico: «Considerando la portata di quanto avvenuto, si tratta davvero dell’obiettivo perseguito da anni da Hera e da tutte le altre Associazioni di pazienti. Un risultato per il quale si sono battuti tutti i precedenti Presidenti di Hera e che ha costituito per molte coppie un traguardo insperato».

Il presidente D’Amico: “Ora percorsi accessibili”

Il Presidente D’Amico sottolinea poi come i ritardi e le lungaggini nel completamento di questo procedimento avevano indotto molte coppie a rinunciare ai trattamenti per ragioni economiche oppure a compiere enormi sacrifici per fronteggiare il costo delle cure. I percorsi terapeutici sono ora più accessibili e di conseguenza si registra un incremento delle nascite: è questo il primo vero atto di contrasto alla crisi demografica.

Per Hera la Festa di Natale non è soltanto il momento dei bilanci di ciò che è stato finalmente realizzato, ma è altresì il punto di partenza per un nuovo cammino,dedicato all’attività di prevenzione dell’infertilità. Non si può consentire che le coppie non si accorgano tempestivamente dei comportamenti che negli anni hanno nuociuto alla loro fertilità: una consapevolezza che in genere arriva solo al momento di pianificare una gravidanza, il che non di rado avviene dopo il raggiungimento dei 40 anni di età. Al riguardo, l’Associazione Hera ritiene che debba essere condotta un’azione a tappeto, già a partire dalle scuole e dalle università, al fine di mettere in guardia i giovani da tali comportamenti potenzialmente dannosi.

Per queste ragioni si sottolinea la necessità di un’ampia partecipazione dei pazienti e degli ex pazienti sia all’occasione conviviale della Festa di Natale, sia più ampiamente alla vita dell’Associazione. Conclude D’Amico: «Siamo consapevoli che solo con il supporto di tutti possiamo porre le basi e costruire un futuro diverso per le nuove generazioni, così come noi abbiamo beneficiato dei sacrifici fatti da chi ci ha preceduto».


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