PALERMO – L’obiettivo è quello di serrare le file in vista dell’Aula e tentare la strada di una regia comune delle opposizioni all’Assemblea regionale siciliana. A smuovere le acque sarà il Partito democratico, che dividerà i banchi dell’opposizione con il Movimento cinque stelle e con lo schieramento di Cateno De Luca: da casa dem partiranno gli sherpa che incontreranno i pentastellati e la pattuglia di deputati che fanno riferimento all’ex sindaco di Messina. Messaggeri saranno il segretario regionale Anthony Barbagallo, la deputata palermitana Valentina Chinnici e il rieletto a Sala d’Ercole Michele Catanzaro.
La partita del Consiglio di presidenza
La strategia è stata decisa nel corso di una riunione dei parlamentari Pd a casa del deputato ragusano Nello Dipasquale. I democratici vogliono arrivare preparati all’appuntamento con le votazioni più importanti che seguiranno l’elezione del presidente dell’Ars. Se la partita per la presidenza sembra destinata a concludersi sul nome del deputato Fdi Gaetano Galvagno, infatti, la partita per le altre cariche è apertissima e si giocherà nella seduta successiva a quella di giovedì. Ci sarà da completare il Consiglio di presidenza, cabina di regia dalla quale passano diversi provvedimenti fondamentali per la vita di Palazzo dei Normanni: alle opposizioni andrà una delle due vicepresidenze, poi bisognerà eleggere tre deputati questori e cinque segretari.
La commissione Antimafia
In ballo anche la presidenza della commissione Antimafia, guidata da Claudio Fava nell’ultima legislatura, e di una delle commissioni parlamentari permanenti, che per fair play istituzionale vengono assegnate alla minoranza. “Una opposizione capace di muoversi in maniera coordinata potrebbe incidere sensibilmente nelle votazioni”, è il ragionamento che viene fatto in casa Pd dove c’è anche chi spera di potere approfittare di eventuali crepe nel centrodestra.