ACIREALE – “Non avere pienamente coinvolto l’intera cittadinanza su un problema così delicato e sentito, come la privatizzazione del cimitero, fa apparire tale scelta inopportuna ed eccessivamente superficiale”. Queste le riserve del vice presidente del consiglio comunale di Acireale, Nando Ardita, sull’operato dell’attuale amministrazione,e per la scelta di attuare un “Project financing”,per la gestione e l’ampliamento del Cimitero,dibattuto ieri sera in sede di consiglio. “Nutro preoccupazione per le possibili ricadute negative sulla garanzia dei cittadini di fruire tali servizi senza aggravio di costi e di spese per le famiglie – afferma il consigliere Ardita – poiché tale gestione privata prevedrebbe non solo la costruzione di nuovi loculi, ma anche la gestione di tutti i servizi inerenti la tumulazione, la manutenzione, la custodia e la gestione delle lampade votive. Affermo che la mia non è una posizione ideologica pregiudiziale contro il partenariato pubblico–privato – continua Ardita – che può avere una sua giustificazione per certe opere, ma non certamente per la gestione e l’ampliamento del nostro Cimitero, che va lasciato indubbiamente all’Ente pubblico”.
Esprimo veramente forti dubbi e apprensione su questo passaggio interamente al privato e per una durata di ben 25 anni;Altro dato certo è che un privato investe solo per trarre profitto, per cui se il Cimitero verrà ampliato, come già stabilito, con l’intervento esterno di capitali privati, i profitti che gli investitori realizzeranno saranno tutti a carico dei cittadini con un aumento certo ed esagerato dei costi, inoltre la privatizzazione costringerà a pagare anche l’Iva”. Pronta la risposta del sindaco di Acireale che rispedisce le accuse al mittente:
“L’idea del project, che stanno seguendo molte città,è stata elaborata abbondantemente, portata a conoscenza degli acesi e del Consiglio comunale, approvata nei piani triennali delle opere pubbliche. Un lungo percorso che parte nel 2005. Senza il project non avremmo avuto la possibilità di costruire nuovi loculi né costruire tombe e cappelle oppure ancora realizzare i lavori di ripristino della chiesa monumentale. Non avremmo potuto farli non solo per carenza di risorse economiche ma anche per vincoli al Patto di stabilità sulla spesa per investimenti. Il project è gara pubblica e i costi sono commisurati in quanto il cittadino potrà avere servizi meno o più costosi. C’è adesso grande perequazione, perché vorrei ricordare che prima c’era chi pagava tutto e chi invece nulla: adesso le posizioni sono parificate. In alcuni casi siamo innanzi pure a prezzi inferiori che nel passato, vedi le confraternite. Non vorrei che per la pulizia i 3 euro annui debbano divenire un problema per chi prima non pagava nulla, mentre altri pagavano fino a 15 euro: adesso tutti 3 euro. E abbiamo un cimitero che già oggi vanta un decoro e una manutenzione degne di questo nome. Infine annuncio che mercoledì inizieranno i lavori della chiesa monumentale”.