PALERMO – Tutti assolti per quello che era sembrato un enorme spreco di risorse pubbliche. Al centro della sentenza della sezione giurisdizionale di appello della Corte dei conti (presidente Giuseppe Aloisio, estensore Giuseppe Colavecchio c’è il progetto “Spartacus” della formazione professionale, gestito dal Ciapi di Priolo.
Soldi sprecati, secondo i magistrati contabili. Non è andata così per i giudici di appello che hanno ribaltato il verdetto di primo grado assolvendo l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, l’ex assessore regionale Ester Bonafede e l’allora dirigente generale Anna Rosa Corsello. Eramno stati condannati a pagare 700 mila euro ciascuno.
Confermate le assoluzioni degli ex assessori Nino Bartolotta, Luca Bianchi, Lucia Borsellino, Dario Cartabellotta, Mariella Lo Bello, Nicolò Marino, Nelli Scilabra, Michela Stancheris, Patrizia Valenti e Linda Vancheri.
Già in primo grado l’accusa ne era uscita ridimensionata. Da 36 milioni e poco più di due milioni di euro di presunto danno erariale.
Non ha retto l’ipotesi che i soldi fossero stati “sperperati”, anche organizzando corsi “fantasma”. Gli ex sportellisti hanno sempre sostenuto di avere svolto regolarmente i compiti che gli erano stati affidati.
“Tutte le disfunzioni attinenti alla fase di esecuzione del
progetto Spartacus, comprese quelle circa l’operato di alcuni lavoratori assunti (sono stati effettuati sopralluoghi su 15 sedi a fronte di 232 sedi) + si legge nella motivazione della sentenza – non possono comportare di per sé un danno erariale riferibile all’intero progetto; inoltre, essendo la responsabilità amministrativa di natura personale sarebbe stato necessario individuare i soggetti ai quali singolarmente rivolgere le contestazioni, con l’indicazione degli specifici obblighi di servizio violati e il danno conseguente”.
Ed ancora: “Dall’esame dei dati sulla verifica della rendicontazione
emerge, che oltre ad essere impiegati operatori esperti in politiche
attive del lavoro, che il pubblico ministero sostiene essere sbilanciati
numericamente (solo 28) a favore di altre categorie, sono state
utilizzate anche altre figure professionali, quali operatori di bilancio,
addetti orientamento, addetti accoglienza, esperti di valutazione o
gestione dei processi; sul punto, né la verifica condotta
dall’amministrazione regionale, né i controlli e i monitoraggi hanno evidenziato anomalie circa le figure professionali impiegate”.
Alla fine hanno avuto ragione i legali delle difese, gli avvocati Massimiliano Mangano, Alessandro Dagnino, Ambrogio Panzarella, Giuseppe Cozzo, Carmelo Carrara, Sebastiano Bruno Caruso, Felice Giuffrè, Nunzio Pinelli, Patrizia Stallone, Giovanni Monforte, Rosario Loria in Palermo, Massimiliano Mangano, Filippo Ficano, Andrea Ciulla, Marzia Comandè, Girolamo Rubino, Massimiliano Valenza, Nicolò D’Alessandro, Domenico Cantavenera, Aristide Police, Filippo Degni, Giovanni Immordino, Giuseppe Immordino.
L’ex governatore Rosario Crocetta commenta: “Eravamo certi che finisse così: la Bassanini distingue nettamente le responsabilità amministrative da quelle politiche, noi abbiamo dato solo un atto di indirizzo in linea con le direttive dell’Ars. Non potevamo certo sapere che c’erano persone che poi non andavano al lavoro: siamo usciti fuori da un’allucinazione. La mia onestà è incrollabile ma mi tocca avere uno stuolo di avvocati per difendersi da cose che non ha fatto”.
“Siamo felici del risultato epocale – commenta l’avvocato Alessandro Dagnino, difensore di Crocetta – in quanto la condanna al pagamento del danno erariale non è stata solamente ridotta, come era avvenuto nel primo grado, ma totalmente annullata. L’assoluzione piena del nostro assistito da ogni addebito, dimostra la correttezza del suo operato”.