CATANIA. C’erano tutti. E non solo quelli che fanno riferimento all’area Sammartino e Sudano. L’auditorium delle Ciminiere è pieno. Anzi, stracolmo. Sopra e sotto: dalla città agli avamposti della Provincia, la chiamata a raccolta è per sposare la madre di tutte le battaglie. Quella che vede i renziani difendere a spada tratta le ragioni del Sì. “I sondaggi? Macari i sondaggi sbagghiunu”, ci dice uno dei militanti convinti che ne valga la pena. “Che cosa cambierà? So che fino ad oggi non è cambiato nulla e, allora, tantovale andare a votare questa Riforma”, ci spiega qualcun altro.
Dunque, dicevamo, ci sono tutti. Sindaci, amministratori, consiglieri comunali, simpatizzanti. Anche gli ordini professionali come quello dei medici e dei commercialisti.
E’ presente anche il Pd di “estrazione” Bianco, c’è la presidente del consiglio Raciti, l’attuale assessore Lombardo e l’ex assessore Marzola, il presidente dell’Amt La Rosa. E, poi, ovviamente il palco. Valeria Sudano, Luca Sammartino, Pippo Nicotra, Davide Faraone, il sindaco del capoluogo etneo. Assieme al vice-presidente del Pd, Lorenzo Guerini.
“Quello di oggi pomeriggio è un bell’appuntamento che stiamo facendo per qua campagna per il Sì – spiega Guerini -. E non c’è nessun però. E’ una bella manifestazione: credo sia una bella spinta per il Sì anche in Sicilia. Noi andiamo avanti per questa campagna elettorale ma decideranno gli italiani. Personalmente, non credo molto a queste letture che sono emerse nei sondaggi. Sicuramente c’è stato bisogno di spiegare il merito delle Riforma. E di spiegarlo bene. Il merito di cosa significa per l’Italia e, dunque, anche per il Sud: e che anche per il Sud significa molto”.
Sammartino e Sudano, che in quest’ultimo mese hanno percorso in lungo e largo la provincia, attendevano una risposta. E, perlomeno nei numeri, è certamente arrivata: “Quello di oggi è il risultato di tanto lavoro fatto dai Comitati, dai nostri volontari, su quella che è la campagna elettorale per cercare di cambiare il nostro Paese – ci dice Luca Sammartino -. La Sicilia deve rispondere e oggi vogliamo fare sentire il calore della nostra città. Se all’indomani del referendum cambierà qualcosa per Catania? No. Non lo credo affatto”.
Sarà. Nel frattempo, tra una settimana esatta, Renzi farà di nuovo tappa in Sicilia per la chiusura della partita referendaria. L’ultima chiamata alle armi prima del voto inappellabile. Ed in quella che è la partita nella partita tutta interna al Pd, Sammartino la sua pare averla già vinta.