ROMA – Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai). La Carta è stata elaborata da Sogin e Isin e individua 51 locazioni possibili. In Sicilia ci sono le aree di Segesta e Trapani
Entro 30 giorni dalla pubblicazione della Carta, possono essere presentate le candidature a ospitare il deposito da parte di enti territoriali e strutture militari. Possono presentare candidature anche enti locali non indicati nella Cnai, chiedendo alla Sogin di rivalutare il loro territorio.
La protesta del Distretto turistico
“È inaccettabile che il nostro territorio diventi la discarica di rifiuti radioattivi”. Lo dice Rosalia D’Alì, presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale dopo che la Carta nazionale delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie radioattive (Cnai) ha individuato tra le cinque zone italiane anche la provincia di Trapani quale area idonea al deposito. In particolare sono stati segnalati il territorio di Calatafimi-Segesta e quello ricadente nel comune di Trapani. “È impensabile – aggiunge – che un territorio di pregio artistico, naturalistico, architettonico come il nostro, vocato decisamente al turismo, possa essere dichiarato idoneo per questa attività. Da anni cerchiamo di promuovere tutti insieme il territorio come luogo incontaminato e di grandi bellezze paesaggistiche e adesso, allo stesso modo, dobbiamo essere coesi, forze istituzionali e politiche, nel dire ‘no’, anche per il tramite del presidente della Regione Renato Schifani, a questa proposta indecente e fortemente penalizzante”.