Gli sviluppi sulla ex-Pubbliservizi: le preoccupazioni della Cisal - Live Sicilia

Gli sviluppi sulla ex-Pubbliservizi: le preoccupazioni della Cisal

Le parole del segretario provinciale della Cisal Terziario Paolo Magrì, fortemente critiche, che chiede un intervento del sindaco

CATANIA – Esprime forte preoccupazione la Segreteria Provinciale di Catania della Cisal Terziario in merito alla vicenda della SCMC Azienda Speciale. Già il mese scorso il sindacato aveva chiesto l’intervento del sindaco, “ma a oggi dopo tre settimane non abbiamo avuto alcun riscontro e ciò è molto preoccupante”, spiega il segretario provinciale della Cisal Terziario Paolo Magrì.

“Abbiamo avuto fin da subito un approccio positivo e propositivo nei confronti del Commissario Straordinario della Città Metropolitana e in seguito riposto la massima fiducia nei confronti dell’Amministratore dell’Azienda Speciale, l’avvocato Mario Balsamo. Per questo abbiamo chiesto ai lavoratori gli enormi sacrifici a cui si sono dovuti sottoporre per consentire alla neo costituita Azienda Speciale di poter acquisire la fallita Pubbliservizi”.

Tuttavia, spiega ancora il segretario, “già dalle prime settimane abbiamo notato che qualcosa non andasse per il verso giusto e abbiamo prorogato l’attestazione di fiducia all’Amministratore, chiedendo ancora ai lavoratori di portare pazienza, ma a oggi a 2 mesi dall’acquisizione non vediamo alcun margine di miglioramento, anzi possiamo solo preoccuparci e condividere la preoccupazione dei lavoratori che si vedono disperati e senza futuro”.

“L’Azienda ancora a oggi non ha un conto corrente proprio, non ha la capacita di pagare né dipendenti e né fornitori, né tanto meno di portare avanti i lavori assegnati dal committente Citta Metropolitana. Tuttavia l’Amministratore di concerto con altre sigle sindacali si sono arrogati il diritto di poter elargire indennità accessorie alla retribuzione, ovviamente in favore di pochi e a discapito dei molti lavoratori che rimangono a orario di lavoro ridotto”.

“Siamo in assenza di un piano industriale”

Una nuova società che quindi secondo il sindacato non offre alcuna garanzia riguardo al proprio futuro e che preoccupa sempre di più i lavoratori. “Siamo in assenza di un piano industriale – conclude Magrì -, l’impressione è che non ci sia neanche la capacità di programmare le attività per il prossimo trimestre, eppure tutto si compie nel più assoluto silenzio, ci sembra di essere ricaduti nell’era più buia di Pubbliservizi dove eravamo sempre e solo l’unica voce fuori dal coro! Auspichiamo che il Sindaco Metropolitano accolga la nostra richiesta e che si faccia carico di capire quali siano le problematiche che non consentono all’Azienda Speciale di funzionare come dovrebbe”.


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