CATANIA – Il ruolo delle giovani generazioni, le sfide e le speranze per il futuro. Questi gli argomenti focalizzati da Sonia Messina, responsabile Ambiente del Pd cittadino, in occasione dell’intervento alla convention “Riformare per governare”, organizzata dal deputato democratico Giovanni Burtone. Punta sul ruolo che i più giovani sono chiamati ad assumere, nonostante lo scenario cupo, e di come l’impegno profuso nel sociale e nel terzo settore possa diventare stimolo e linfa per il Partito democratico. Ma ance sulla necessità di scommettere sulle èpotenzialità delle periferie.
“Il Pd oggi è un partito in divenire – ha affermato – è veloce, come è giusto che sia, ma che non può e non vuole abbandonare alcuni principi che appartengono al nostro Dna. Che poi sono i valori con cui siamo stati educati, quei valori che fino a poco tempo fa ci hanno visto isolati ma testardi nel dire che noi non avevamo paura di prendere posizione. Oggi – ha aggiunto – noi sappiamo a chi dobbiamo guardare e sappiamo che esiste una possibilità, e che molto dipende da noi”.
La richiesta, quasi un appello, che la Messina rivolge alla rappresentante del Governo, è di impegnarsi ancora e meglio per il Sud “che è presente in ogni città, a Catania come a Roma come a Milano – ha continuato. Di ascoltare, di imparare dalla generosità delle persone meridionali che abitano nei palazzi delle cooperative, nei quartieri affollati ma pieni di spazi ed opportunità. E di scommettere sul lavoro. “Lavoro vero, frutto di investimenti da parte delle imprese nell’economia verde, nelle energie rinnovabili, in un agricoltura innovativa e in un turismo che dia lavoro tutto l’anno a tante ragazze e a tanti ragazzi”.
Quando queste le cose le faceva Enzo Bianco andavano bene ad… Enzo Bianco, ora no. Si ricordi di come si è comportato in passato rispetto al Partito, per esempio quando la locale sezione (in un comune pedemontano) si batteva dall’opposizione all’amministrazione locale tutta di “Art. 4”, poi Diventerà bellissima ed oggi FdI, ed egli si precipitò a smentire l’operato del circolo imbarcando il sindaco nei misteriosi Liberal PD per poi restare con un pugno di mosche in mano ma avendo dato un colpo durissimo alla credibilità del “suo” Partito. Ecco, tuttoi questo per dire che ci vuole coraggio adesso per lamentare scarsa collegialità, personalismi e via dicendo.