PALERMO – L’uomo ovunque del Palermo capolista non vuole smettere di stupire. Robin Quaison ha già dimostrato nella passata stagione di essere un elemento duttile e di sicura affidabilità, ma adesso è chiamato a confermarsi con tutte le caratteristiche che lo hanno contraddistinto nelle sue prime apparizioni in Serie A: velocità, tecnica e capacità di adattamento ad ogni ruolo. Con Iachini ha iniziato da mezzala per poi diventare trequartista e all’occorrenza anche esterno nel 3-5-2. Quest’anno ha iniziato da punta e, come ammette alla Gazzetta dello Sport, potrebbe aver trovato la sistemazione ideale: “Decide l’allenatore. Ma se devo esprimere una preferenza, mi sento un giocatore offensivo al quale piace stare più vicino possibile alla porta”, ha dichiarato Quaison, che promuove così la coppia composta da lui stesso e da Vazquez: “Franco è un ottimo giocatore. Tutti ormai conoscono le sue qualità, per ogni rosanero è un vantaggio averlo in squadra”.
L’adattamento in campo è stato semplice, così come quello in città. Il primo anno di Quaison a Palermo si è chiuso con esiti positivi, e il suo ambientamento nel capoluogo siciliano non poteva essere migliore: “Adoro il clima e il mare, anche se ovviamente la città è molto bella e ricca di storia. Non a caso ho scelto di vivere in centro e non a Mondello come molti compagni. Piatti preferiti? In generale mi piace la bresaola, ma se parliamo di specialità palermitane, allora vado ghiotto per i piatti a base di pesce. Di recente ho avuto modo di visitare San Vito lo Capo, un posto incantevole, ci tornerò. Con l’italiano ora va molto meglio, non ho bisogno di interpreti”.
L’obiettivo adesso è quello di proseguire sulla falsariga dell’ultima stagione. Esordio in Serie A e primi gol in maglia rosanero, ma non solo. C’è anche un Europeo Under 21 vinto con la nazionale svedese: “Chiudere un torneo con una medaglia d’oro al collo mi ha trasmesso sensazioni mai provate finora, farlo con la mia nazionale è stata una soddisfazione in più e uno stimolo a far sempre meglio”. E chissà che quell’Europa conquistata con la maglia della Svezia non possa arrivare anche in rosanero: “Nei prossimi anni, perché no? Abbiamo giovani di talento e una società solida e nel calcio tutto è possibile”.
Sogno europeo da non lasciare nel cassetto, dunque. L’ottimo inizio di stagione non può che essere un’ulteriore spinta per questo gruppo: “Siamo una squadra forte e lo abbiamo già dimostrato, vincendo le prime tre partite della stagione – ammette Quaison, che loda anche il mercato svolto dal club – Tutti i nuovi acquisti ci daranno una mano a cominciare da Hiljemark, fino a Gila. Tutti apprezzano le sue qualità, un attaccante di grande esperienza che ha vinto tanto. Per me siamo meglio oggi, perché più esperti e perché molti di noi lavorano già da un anno al progetto tattico di Iachini”. Tanta fiducia, ma occhio al prossimo impegno col Carpi: “Partita tosta, hanno già messo in difficoltà l’Inter e ora vogliono iniziare a far punti, noi però non abbiamo intenzione di mollare la vetta”.