Racket e usura, Agen: |"Preparare gli imprenditori" - Live Sicilia

Racket e usura, Agen: |”Preparare gli imprenditori”

Prevenzione, informazione e assistenza alle vittime, il coordinamento antiracket Confcommercio scende in campo per contrastare estorsioni ed usura con le sue cinque associazioni che operano a Catania e provincia.

WORKSHOP A CONFCOMMERCIO
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CATANIA – Riflettori puntati sulla legge 108 in materia di antiusura, la legge 44 relativa alle estorsioni e la legge regionale 15 sul contrasto alla criminalità organizzata nel seminario informativo/formativo rivolto ai dipendenti e ai dirigenti del Sistema Confcommercio. A illustrare interventi e disposizioni in materia antiracket ed antiusura, stamattina presso la sede di Confcommercio Catania, la dott.ssa Michela La Iacona, vice prefetto di Catania e l’avvocato Giusi Mascali, esperta in tematiche antiracket insieme al coordinatore delle associazioni antiracket del Sistema Confcommercio Francesco Fazio.

“Con questo incontro – ha detto in apertura Francesco Fazio – desideriamo tenere desta l’attenzione su certe tematiche e gettare le basi per creare un tavolo politico bipartisan alfine di migliorare le leggi attuali e fornire nuovi strumenti per tutelare gli imprenditori vittime del sistema mafioso”.

Fondamentale la diffusione della legalità per lo sviluppo del commercio, un processo che il Sistema Confcommercio porta avanti, con non poche difficoltà, grazie alle associazioni antiracket e i consorzi Fidi. Una cultura della legalità che va estesa con un nuovo modo di aiutare le aziende, non con assistenzialismo quando sono ormai ad un punto di non ritorno stremate da racket ed usura, ma con un percorso di formazione professionale per gli imprenditori e chi si appresta ad avviare un’impresa.

“Il Sistema deve preparare gli imprenditori facendo da tutor – ha spiegato Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia presente in sala – sin da quando decidono di aprire un’attività commerciale, per metterli in guardia sulle insidie che possono presentarsi. E’ indispensabile conoscere i fenomeni di racket ed usura e come si possono combattere, quali leggi possono tutelare gli imprenditori e a quali rischi possono andare incontro se non si combattono nei giusti modi”.

Prevenzione, informazione e assistenza alle vittime, il coordinamento antiracket Confcommercio scende in campo per contrastare estorsioni ed usura con le sue cinque associazioni che operano a Catania e provincia. Una rinnovata task force pronta ad agire su due fronti: quello dell’assistenza ai commercianti vittime di usura e racket, anzitutto, che grazie a una collaudata collaborazione con le forze dell’ordine e con l’Associazione nazionale magistrati vengono accompagnati nel percorso di denuncia; e poi quello della prevenzione, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione.

“E’ fondamentale dare coraggio e speranza ai commercianti. Ma non bisogna dimenticare che l’usura va curata con il reddito – ha detto ancora il coordinatore delle associazioni antiracket del Sistema Confcommercio – solo dando all’imprenditore la possibilità di avere un capitale gli si permette di stare lontano dai “cravattari”. Purtroppo l’intransigenza del sistema bancario non aiuta. Stiamo lavorando alla creazione di un tavolo bipartisan per ragionare sull’impegno del governo nazionale e di quello regionale in tema di contrasto al racket e all’usura e faremo presenti tutte le criticità. A partire dalle scarse risorse a disposizione del Fondo antiusura previsto dalla legge 108 che eroga ai consorzi fidi le somme necessarie a fare prevenzione sul territorio”.

Tra le criticità ci sono certamente i tempi, troppo lunghi dalla denuncia all’istruzione della pratica. Fattore che scoraggia non poco le vittime. “Per accelerare le procedure – ha illustrato la dott.ssa Michela La Iacona, vice prefetto di Catania – abbiamo istituito in prefettura il Servizio Area 1 per assistere le vittime nell’avvio dell’istruttoria e nel percorso successivo. Il rinnovato Nucleo di valutazione, formato da esperti della Camera di Commercio, della Banca Centrale, dottori commercialisti, ecc, che lavorano a titolo gratuito, si riunisce ciclicamente per esaminare le pratiche e procedere all’accertamento del danno. Abbiamo rafforzato i rapporti con la Procura e le forze dell’ordine e abbiamo il massimo impegno da parte dei magistrati e della prefettura. Ci contraddistingue – ha detto ancora la dott.ssa La Iacona – la cultura del fare, necessaria a diffondere il senso di legalità. La vittima deve sentire la presenza dello Stato e non sentirsi abbandonata”.

Ha illustrato le leggi antiracket ed antiusura con dovizia di particolari l’avvocato Giusi Mascali che ha invitato dirigenti e dipendenti della Confcommercio a fare rete con i propri iscritti per diffondere la cultura della legalità e della denuncia. “E’ importante che una grande organizzazione come Confcommercio avvii campagne di informazione rivolte alle imprese per far conoscere i benefici che lo Stato eroga alle imprese che denunciano e gli strumenti legislativi di sostegno”.

 


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