PALERMO – Niente Natale in mezzo ai rifiuti per i palermitani. Il Comune ha infatti annunciato un’anticipazione di cassa di 12 milioni di euro per pagare tredicesime e stipendi della Rap, ma anche le somme dovute a Reset e Amat: una risposta al grido d’allarme dei sindacati che, specie per quanto riguarda la raccolta rifiuti, non avevano escluso possibili disservizi.
Una spada di Damocle che pendeva sulla testa della città e che aveva già fatto presagire possibili problemi proprio nel bel mezzo delle feste natalizie. “Ritardi accumulati da altri enti nei trasferimenti al Comune di Palermo – ha precisato il sindaco Leoluca Orlando – non possono ripercuotersi sui servizi ai cittadini e sulle legittime aspettative dei lavoratori delle aziende”. Il punto è che Palazzo delle Aquile, in questi mesi, ha anticipato di tasca propria gli stipendi del Coime, normalmente a carico dello Stato, cosa che ha prosciugato le casse comunali e che quindi ha impedito di pagare le fatture delle aziende.
Da Roma dovrebbero arrivare da un momento all’altro 25 milioni di euro, ma il decreto di trasferimento è alla Corte dei Conti: un lungo iter burocratico dovrebbe essere ormai giunto a conclusione. “Le aziende saranno in grado entro la settimana di procedere ai rispettivi pagamenti – continua il primo cittadino – La prossima settimana, una volta che il Comune avrà incassato circa 25 milioni di credito vantato con lo Stato, si procederà ad ulteriori trasferimenti alle partecipate”.
Una posizione apprezzata anche dai sindacati. “Il presidente Rap ha comunicato l’arrivo delle somme necessarie al pagamento della tredicesima – dicono Cisl, Uil, Fiadel e Filas – Se tali somme verranno accreditate, in giornata si provvederà immediatamente ad inviare i flussi nelle rispettive banche”.
“Ricordo al sindaco – fa notare polemicamente il consigliere M5s Antonio Randazzo – che le fatture della Rap vengono emesse per servizi che sono quasi tutti coperti dalla Tari, quindi che c’entrano i trasferimenti statali?”.