PALERMO – E’ entrato in azione il 9 marzo scorso all’interno del Monte Paschi di Siena di via Notarbartolo. Con il volto parzialmente coperto da uno scalda collo aveva approfittato del fatto che ci fosse soltanto un cliente e con movimenti veloci e sicuro di sé ha raggiunto l’impiegata che si trovava alla cassa. L’ha violentemente allontanata dalla sua postazione ed ha cominciato a rovistare nei cassetti, ma al suo interno ha trovato soltanto monete.
D’altronde erano soltanto le dieci di mattina e in filiale non erano state effettuate molte operazioni. Deluso, ha raccolto gli spicci dandosi alla fuga con cinquecento euro circa. Il colpo è stato immortalato in ogni sua fase dalle telecamere della videosorveglianza, ma a fornire un contributo fondamentale alle indagini della polizia, coordinate dalla procura, è stato il sistema “Biodigit”, un sofisticato meccanismo di rilevazione dell’impronta impressa da chi voglia fare ingresso nell’istituto bancario.
In questo caso è risultata appartenere a Giuseppe Presti, trentunenne palermitano residente nella zona della Marinella. Inoltre, il ragazzo era già conosciuto alla polizia per una rapina simile messa a segno presso la succursale della Banca Popolare Sant’Angelo di viale Campania.