L’erogazione del reddito di cittadinanza rischierebbe di essere posticipata all’ultimo momento. La prima data utile, per iniziare a presentare le domande, era stata fissata al prossimo 6 marzo, ma ora la data potrebbe slittare.
Allo stato attuale mancherebbe infatti un passaggio tutt’altro che secondario: non è ancora stato stipulato alcun accordo fra l’Inps e la Consulta nazionale degli sportelli Caf. Secondo quanto stabilito dall’esecutivo, spetterà proprio ai centri per l’assistenza fiscale il compito di ricevere le richieste per il reddito di cittadinanza e trasmetterle all’ente di previdenza. Al momento, però, manca ancora una disposizione ufficiale.
A dichiararlo è proprio il presidente nazionale della Consulta Caf Massimo Bagnoli, intervenuto durante una trasmissione televisiva. Ma secondo il numero uno dei Caf italiani, quelli burocratici non sarebbero gli unici impedimenti all’erogazione del bonus “anti povertà”: “Anche quando sarà attiva la convenzione – ha affermato Bagnoli -, avremo bisogno di risorse di cui attualmente non disponiamo. I fondi che abbiamo non ci permetteranno di garantire il servizio”.