PALERMO – Il rinnovo del contratto dei regionali è più vicino. La giunta Musumeci, infatti, ha approvato le direttive stilate dall’assessore per la Funzione pubblica, Bernadette Grasso, dopo i tavoli di confronto con i sindacati che si sono aperti praticamente all’indomani dell’insediamento. La trattativa ora passa all’Aran Sicilia, rientrato da poco nel pieno delle sue funzioni dopo la nomina dei nuovi vertici: l’ex assessore Accursio Gallo alla presidenza, Paolo Cibin e Giuseppe D’Appolito i componenti. “Ho accolto molte delle proposte che mi avete fatto e ho messo parte della mia visione della macchina amministrativa – aveva detto l’assessore, annunciando la fine dei lavori per le direttive -. L’opinione pubblica ci chiede un’erogazione di servizi più qualificati, punteremo al merito e alla produttività e impiegheremo le risorse necessarie”. Sul tavolo della contrattazione 53 milioni di euro, sufficienti sia per il
rinnovo del contratto del Comparto sia per la Dirigenza. “Qualcosa potrà andare a regime subito, qualcosa potrà essere chiuso successivamente, ma con passaggi certi”, ha spiegato Grasso. La definizione di un nuovo contratto dei regionali è tra gli obiettivi principali della Funzione pubblica regionale per sbloccare numerose altre questioni, prima fra tutte la mobilità del personale.
“Piccoli passi, ma con cadenze precise e tempi giusti – dicono infatti i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -. La collaborazione tra governo e sindacati sul rinnovo del contratto dei regionali procede, grazie al senso di responsabilità di entrambe le parti e grazie all’attento lavoro dell’assessore per la Funzione pubblica Bernadette Grasso, e sta cominciando a dare i primi frutti. La notizia della ricostituzione dei vertici dell’Aran prima e l’approvazione in giunta delle direttive dell’assessore Grasso ora sono segni tangibili di un percorso avviato e che adesso entra nel vivo” .
Soddisfatto anche l’altro fronte dei sindacati, gli autonomi Cobas/Codir, Sadirs, Siad e Ugl, tanto che, per distendere il clima, hanno deciso di revocare il blocco delle trattative relative al salario accessorio (Famp 2018) che era stato deciso il 19 aprile scorso. “Le segreterie generali dei sindacati autonomi hanno, quindi, comunicato al governo regionale e all’Aran Sicilia – scrivono in una nota in una nota a firma di Marcello Minio e Dario Matranga, Fulvio Pantano e Franco Madonia, Angelo Lo Curto e Vincenzo Bustinto ed Ernesto Lo Verso – di essere disponibili, da subito, all’apertura del tavolo contrattuale, anche non stop sino alla definizione dei contratti che possa consentire di recuperare il grave gap accumulato in dieci anni di politica fumosa e inconcludente dei governi regionali che si sono succeduti, per potere finalmente procedere all’ammodernamento dell’apparato burocratico nel pieno rispetto della funzionalità amministrativa, dei diritti dell’utenza e dei diritti e delle aspettative di crescita professionale dei lavoratori”.
“Riclassificazione e riqualificazione del personale, progressioni economiche, rappresentanze sindacali unitarie, sedi virtuali di lavoro, merito e produttività, rimangono i capisaldi della nostra contrattazione – dichiarano Gaetano Agliozzo e Clara Crocè della Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara della Cisl Fp, Enzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl. – Soddisfatti del lavoro svolto sino a qui, siamo consapevoli che la strada ancora è lunga ma non smetteremo di lottare fino quando non saranno riconosciuti a questi lavoratori diritti fino a oggi negati, con l’obiettivo tra l’altro di rendere più efficiente e più produttiva la macchina amministrativa della Regione”.