PALERMO – Colpo di scena al concorso per l’Ufficio stampa della Regione: nella selezione riservata ai giornalisti professionisti laureati, su 40 partecipanti, solo uno è stato ammesso alla seconda fase: si tratta di Giovanni Caltanissetta. Nella seconda selezione, quella a cui hanno partecipato anche giornalisti professionisti non per forza in possesso di un titolo universitario, sono invece 22 (su 52 totali) gli ammessi alla seconda prova scritta. Dei 12 posti messi complessivamente a concorso, sei sono riservati agli ex, ovvero a quei giornalisti assunti dall’ex governatore Salvatore Cuffaro e poi licenziati “in tronco” da Rosario Crocetta, poco dopo il suo insediamento a Palazzo d’Orleans.
Adesso, dopo il quiz a risposta multipla che si è svolto a fine ottobre, la Funzione pubblica della Regione dovrà convocare gli ammessi per la seconda prova scritta, un elaborato sulle materie previste dal bando (diritto costituzionale e amministrativo, ordinamento della Regione siciliana e altre). A meno che il meccanismo non si inceppi per via di eventuali ricorsi. Molte infatti erano state, già all’indomani del test, le perplessità dei partecipanti: dall’assenza di buste chiuse per le prove d’esame alle domande non inerenti a quelle previste dal bando.
Ammessi e non ammessi sono elencati in due decretidel dipartimento della Funzione pubblica e del personale, coi rispettivi punteggi in trentesimi conseguiti nella prima prova.
Le prove successive. I decreti fanno presente che giorno, ora e sede della seconda prova scritta e della prova orale verranno comunicati con un avviso “che verrà pubblicato sul sito web istituzionale del dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale, nella sezione ‘Avvisi e comunicazioni’ nonché, per estratto, sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana – Serie speciale concorsi”.
Nei decreti sono illustrate anche le modalità di ricorso. La prima strada è il “ricorso giurisdizionale al competente Tribunale amministrativo regionale, da presentarsi entro il termine perentorio di 60 giorni” dalla pubblicazione del provvedimento; la seconda è il “ricorso straordinario al presidente della Regione da presentarsi entro il termine perentorio di 120 giorni” dalla pubblicazione.
Ecco gli elenchi completi degli ammessi e dei non ammessi: