Prosegue il lavoro di predisposizione della nuova pianta organica della Regione siciliana da parte del dipartimento del Personale, dei servizi generali, di previdenza ed assistenza del personale. Il dirigente generale Ignazio Tozzo ha firmato e trasmesso ai dirigenti generali le schede relative al personale dei primi 13 dipartimenti dell’Amministrazione regionale sui 32 attualmente esistenti. Dovranno essere verificate e restituite al dipartimento del Personale, che nel rattempo prosegue la sua attivita’ con la ricognizione negli altri settori dell’amministrazione.
La pianta organica, dettagliata e puntuale, potra’ vedere la luce solo da gennaio 2010 quando sara’ entrata in vigore la riforma della Pubblica amministrazione regionale che portera’ i dipartimenti da 32 a 29 e ridisegnera’ la mappa degli assessorati, delle aree e dei servizi dell’amministrazione e dunque i compiti ad ogni settore assegnati, mentre attualmente verra’ proposta al governo della Regione e alle parti sociali una pianta organica complessiva.
Iniziata nel mese di gennaio, questa attivita’ si svolge su due livelli. Da un lato la ricognizione della consistenza del personale e dei compiti in cui e’ impegnato, in pratica una vera e propria fotografia della situazione attuale, dall’altro lato la ricognizione dei fabbisogni generali dell’amministrazione. La pianta organica finale dovra’ essere frutto dell’incrocio fra questi due dati ovvero fra situazione attuale e fabbisogno, allo scopo di utilizzare al meglio il personale esistente, distribuirlo opportunamente fra dipartimenti e servizi e verificare le esigenze dell’amministrazione riguardo alle nuove figure professionali emerse negli anni e di cui la Regione necessita.
“Si e’ scelto di procedere in questo lavoro – dice Tozzo – perche’ e’ uno strumento indispensabile per la programmazione del personale e per prevedere una piu’ razionale allocazione delle risorse umane. Lo strumento ‘pianta organica’ permettera’ un riequilibrio tra uffici sovradimensionati e uffici che hanno molteplici competenze e oggettiva carenza di personale. Prima della fine dell’anno – conclude il dirigente generale – potremo contare su una pianta organica complessiva che permettera’ di organizzare il lavoro correttamente, traghettando la macchina regionale verso la fase di prima applicazione della nuova struttura burocratica voluta dalla riforma, sulla scorta di uno strumento di programmazione e di razionalizzazione delle risorse umane, per una amministrazione moderna, snella ed efficiente”.