PALERMO – Diritto di critica” con “espressioni rispettose del requisito della continenza”. Con questa motivazione il giudice per le indagini preliminari Fernando Sestito ha archiviato l’indagine per calunnia nei confronti di Mario La Rocca, ex capo di gabinetto dell’assessorato regionale alle Infrastrutture.
A non gradire le parole era stata Salvatrice Severino, ex funzionario dell’assessorato regionale ai Trasporti, nel corso di una riunione in cui si discusse del bando per i collegamenti con le isole minori. Si tratta del bando finito sotto inchiesta della Procura di Palermo, secondo cui, i prezzi sarebbero stati sovrastimati per favorire la compagnia Ustica Lines dell’imprenditore trapanese Ettore Morace. Durante la riunione del 2015 La Rocca aveva sollevato una questione di incompatibilità del funzionario che aveva redatto il bando di gara, visto che la figlia di Severino lavorava per Ustica Lines.
Secondo i Gip si tratta di un fatto vero su cui si innestava il “discorso critico del di gabinetto che trova riscontro nelle risultanze dell’indagine della Procura della Repubblica”. Da qui l’archiviazione, richiesta dai legali di La Rocca, gli avvocati Roberto Macaluso e Maria Francesca Ciaccio.