PALERMO – Ore di attesa per la relazione degli ispettori inviati dall’assessorato regionale alla Salute per fare luce sui ritardi nella consegna degli esami istologici all’Asp di Trapani.
Gli ispettori dell’assessorato
“I risultati verranno resi pubblici”, ha assicurato l’assessora Daniela Faraoni nelle ore successive allo scoppio del caso e ora che quel lavoro è quasi ultimato a Palazzo d’Orleans vige un ordine tassativo: “attendere” di conoscere contenuti della relazione prima di passare alla fase delle decisioni e delle successive comunicazioni da parte del governatore Renato Schifani. “È mio dovere capire cosa sia accaduto e tutelare i cittadini siciliani senza guardare in faccia a nessuno”, le parole di Schifani una decina di giorni fa.
La posizione del manager Croce
I riflettori sono puntati ormai da diversi giorni sul giovane manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce: il dg sta a cuore ad una delle correnti siciliane di Fratelli d’Italia, quella guidata dal ministro per le Politiche del mare Nello Musumeci e dall’ex assessore alla Salute, oggi parlamentare europeo, Ruggero Razza.

Croce, che di Razza è stato capo della segreteria tecnica ai tempi dell’assessorato alla Salute, è stato nominato giugno del 2024 ma i ritardi nella consegna dei risultati degli esami istologici (ne mancavano all’appello 3.300) esistevano già prima di quella nomina.
Lo dimostra il caso di Maria Cristina Gallo, insegnante di Mazara del Vallo che ha svelato i disservizi della sanità trapanese. Il suo intervento risale al dicembre del 2023, l’esito è arrivato soltanto nell’agosto del 2024. Tra gli esami che mancavano all’appello anche quello del vice segretario nazionale del Psi, Nino Oddo: “Dopo sei mesi ho ricevuto l’esito della biopsia al colon, fortunatamente è andata bene ma questi ritardi sono delittuosi e inaccettabili. Mi auguro che questa ispezione vada fino in fondo”.
Schifani al Villa Sofia
Il destino di Croce, ad ogni modo, appare legato al contenuto dell’ispezione. Se ne parlerà di certo oggi, giovedì 13 marzo, all’ospedale Villa Sofia di Palermo, altra realtà finita nel mirino nelle scorse settimane per i ritardi nelle operazioni di ortopedia. Uno dei pazienti è morto in attesa di essere sottoposto ad un intervento per una frattura. Alla fine l’esperto manager Roberto Colletti ha rassegnato le dimissioni.
Questa mattina Schifani e Faraoni – con i direttori del dipartimento della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e del Dasoe, Giacomo Scalzo – saranno al Villa Sofia per inaugurare i locali destinati all’Osservazione breve intensiva del Pronto soccorso. L’attesa, però, è tutta per le risposte sul caso Trapani e sul futuro di Croce.