Renziani, si riunisce |il primo circolo trapanese - Live Sicilia

Renziani, si riunisce |il primo circolo trapanese

Giacomo Tranchida

Ha 45 iscritti. Il primo è il sindaco di Erice Giacomo Tranchida. L'hanno seguito i consiglieri comunali ericini Pino Agliastro, Pippo Martines ed il presidente Ninni Romano

TRAPANI – Si riunisce domani ufficialmente ma è già attivo da giorni il primo circolo trapanese dei renziani del Pd. Ha 45 iscritti. Il primo è il sindaco di Erice Giacomo Tranchida. L’hanno seguito i consiglieri comunali ericini Pino Agliastro, Pippo Martines ed il presidente Ninni Romano. C’è pure l’assessore Angelo Catalano e l’assessore del Comune di Favignana Vincenzo Bevilacqua. Il circolo “Big Bang” si presenta così: “Vogliamo un partito moderno, aperto alla società civile ed ai movimenti cittadini. Vogliamo regole per un partito-movimento che guardi al futuro e non si immobilizzi in un conservatorismo volto a garantire singole posizioni di pochi”. Sono al fianco del “rottamatore” Matteo Renzi ma non vogliono rottamare: “Siamo per un vero e profondo rinnovamento della classe dirigente, che non si identifichi esclusivamente con la parola rottamazione, ma che guardi alla meritocrazia e alla competenza e non sopravviva ancora di clientelismo e favoritismi”. Per il portavoce provvisorio Silvia Augugliaro il circolo è “un laboratorio d’idee, di giovani e meno giovani, di gente comune che durante le primarie ha costituito i comitati ed oggi si ritrova in un’associazione culturale fortemente voluta da Matteo Renzi”. Il circolo comprende i Comuni di Trapani ed Erice e fa parte dei 60 che sono stati costituiti in tutta la Sicilia. Il loro presidente è l’onorevole Davide Faraone mentre ad Antonio Ferrante è stato affidato il coordinamento su tutta l’Isola. E’ la prima mossa dei renziani trapanesi che vogliono subito sgombrare il campo da qualsiasi equivoco sul ruolo che intendono avere all’interno del partito: “La struttura partecipativa che ci siamo dati, ci auspichiamo che abbia una funzione cardine nel futuro del Pd locale. Siamo per aggregare e non per dividere”.


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