PALERMO – Stop alla cassa integrazione per quasi mille dipendenti della Reset. Dopo il polverone sollevato dalla decisione di ricorrere agli ammortizzatori sociali per tre quarti dei lavoratori della consortile del comune di Palermo, da Palazzo delle Aquile arriva il dietrofront: il sindaco Leoluca Orlando ha infatti scritto all’amministratore unico Antonio Perniciaro per assicurare che le risorse saranno trovate.
A piazza Pretoria sono infatti riusciti a trovare altri 2,4 milioni di euro e per questo il primo cittadino chiede alla Reset “di sospendere con effetto immediato e con le relative comunicazioni ai lavoratori il ricorso alla Cig” e di convocare un’assemblea dei soci per domani. Ma il sindaco coglie l’occasione per sferrare anche un nuovo attacco alla Rap sulla mancata mobilità: “L’amministrazione resta in attesa di conferma da parte della RAP dell’avvio e successivo completamento delle procedure di mobilità per sopperire alle criticità derivanti dalle carenze di personale per i servizi di igiene ambientale e per evitare il ripetersi di rischi per gli equilibri della Reset”.
La consortile ha così scritto a tutti i dipendenti: “Si comunica a tutti i dipendenti e alle organizzazioni sindacali la determinazione di sospendere con effetto immediato la procedura di avvio del Trattamento di Integrazione Salariale. I dipendenti che a decorrere dal 26 ottobre dovevano astenersi dal prestare attività lavorativa, sono invitati a ritenere nulle le disposizioni aziendali e di prendere regolare servizio”.
LE REAZIONI
“Apprendo con piacere e soddisfazione che il sindaco ha chiesto ed ottenuto la sospensione al ricorso della Cig – dice il consigliere comunale Massimo Giaconia – Adesso in un clima più sereno ritengo necessario e non più procrastinabile risolvere in modo strutturale la questione Reset, affinché ai lavoratori venga garantita la stessa solidità e dignità lavorativa dei colleghi dipendenti delle altre partecipate del Comune di Palermo, che come certa conseguenza avrà un potenziamento e miglioramento dei servizi”.
“Lo stop alla cassa integrazione dei dipendenti Reset, disposto dal sindaco Orlando, è una vittoria per Italia Viva che aveva chiesto a gran voce all’amministrazione di tornare sui propri passi: i lavoratori svolgono servizi essenziali per la città, a maggior ragione in questo momento di pandemia. Il reperimento di 2,4 milioni di euro in bilancio deve essere il primo passo di un percorso che riconosca ai dipendenti Reset pari dignità rispetto a tutti gli altri lavoratori delle partecipate”. Lo dice il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici.
“Salutiamo con favore la decisione dell’amministratore unico di sospendere l’avvio della cassaintegrazione per la Reset, grazie agli impegni assunti dal sindaco di Palermo: adesso, senza ulteriori indugi, si dia seguito alla mobilità dei 94 dipendenti di Reset in Rap e dei 6 in Amat, valutando da subito se esistono le condizioni per bloccare il bando di assunzione in Amg per attingere al bacino Reset”. Lo dicono Gianluca Colombino e Giuseppe Badagliacca, rispettivamente segretari generali della Cisal Palermo e della federazione Csa-Cisal. “La ormai atavica vertenza Reset va risolta una volta e per tutte –spiegano Colombino e Badagliacca – sia con un nuovo contratto di servizio che assicuri risorse adeguate, sia con la mobilità per le altre partecipate in seguito alla riqualificazione del personale, con una visione d’insieme dei fabbisogni di tutta la macchina comunale”.
“Non possiamo che essere soddisfatti – spiega Mimma Calabrò, segretario generale per la Sicilia della Fisascat Cisl – Nei giorni scorsi, appresa la notizia dell’intenzione di ridurre le ore di lavoro per il personale c’eravamo opposti con forza alla decisione, con note inviate sia al sindaco che alla società il 22 e 23 ottobre scorso, rimarcando la circostanza che si tratta di operai che svolgono attività importantissime per la collettività specie in un momento di pandemia sanitaria. Avevamo altresì stigmatizzato il fatto che a questi lavoratori, di fatto considerati di serie B, venissero negati diritti fondamentali da anni, nonostante le promesse. Speriamo che lo stop all’avvio della cassa integrazione significhi, una volta e per tutte, la presa d’atto del ruolo fondamentale dei lavoratori”.
“La sospensione del ricorso alla Cig per Reset dimostra che le nostre osservazioni e proposte erano più che fondate e di buon senso. Tant’è vero che vengono tutte recepite dall’amministrazione. Ci siamo battuti per questa soluzione e siamo molto soddisfatti. Reset è un asset importante per la nostra città e i suoi lavoratori, che svolgono servizi di primaria importanza, non potevano essere ulteriormente penalizzati”. Così Andrea Mineo, consigliere comunale e segretario di Forza Italia a Palermo. “La vicenda di Reset si innesta nel quadro complesso delle questioni economiche delle nostre partecipate – ha spiegato Mineo -. La cassa integrazione, che noi scongiungeremo in tutti i modi, sarebbe stata oggi utilizzata per tamponare questioni finanziarie e non per la cosiddetta cassa Covid”. “Adesso il prossimo obiettivo sarà aumentare stabilmente il corrispettivo anche mediante il conferimento del servizio di manutenzione straordinaria e monitoraggio strade”.
“Risultato importante non solo per i lavoratori, ma per tutta la cittadinanza – dice Salvo Barone del sindacato Asia – Attivare la cassaintegrazione per Reset sarebbe stata una sconfitta di tutti e a noi è stato subito chiaro. Ci è voluto un gran lavoro tecnico e di politica sindacale, di coinvolgimento di tutte le forze politiche della città che, all’unisono, hanno sostenuto il nostro no alla cassaintegrazione. È una vittoria che riteniamo essere la nostra in prima persona, che molte volte veniamo criticati per la poca influenza proprio da quelli che sono i soggetti beneficiari dei nostri interventi. Adesso però viene il momento importante, quello della scadenza del contratto di servizio tra Reset e comune, che dovrà vedere i lavoratori finalmente full-time”.
“Positivo avere scongiurato il pericolo della cassa integrazione per i lavoratori Reset con il reperimento di risorse ad hoc. Ma è solo un primo passo – dice il consigliere comunale di Sinistra Comune Fausto Melluso – in questa delicata fase della pandemia in cui si deve puntare a soluzioni strutturali, che garantiscano servizi ai cittadini e diritti ai lavoratori.
La mobilità interaziendale è, ad esempio, una prima e assoluta necessità. Con il passaggio dei lavoratori Re.se.t. verso Rap e Amat si porrà rimedio, almeno in parte, alla mancanza di personale che si occupa di servizi oggi carenti come la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento. In parallelo si dovranno migliorare le condizioni contrattuali di molti dipendenti Re.se.t., non più tollerabili in una struttura a completa partecipazione pubblica. Tutte le parti in causa devono attivare le procedure previste per evitare ulteriori incomprensibili rallentamenti che hanno già pregiudicato la qualità dei servizi offerti ai cittadini fino ad oggi”.
“La sospensione del ricorso alla Cig – dice Concetta Amella del M5S – e’ un risultato che ci consente di tirare un sospiro di sollievo nelle more che l’amministrazione si attivi immediatamente per risolvere in modo strutturale la questione degli equilibri economico finanziari targati Reset. L’obiettivo è restituire finalmente sicurezza e dignità ai suoi lavoratori attraverso un nuovo contratto di servizio, così come accaduto per le altre partecipate, che assicuri corrispettivi in linea con le esigenze dell’azienda, un’adeguata riqualificazione del personale e l’individuazione di nuovi servizi”.