PALERMO – La prossima settimana migliaia di studenti delle scuole superiori di Palermo torneranno a scuola, ma ad attenderli potrebbe esserci una brutta sorpresa. L’Amat, la partecipata che gestisce gli autobus e i tram della quinta città d’Italia, ha infatti deciso di fermare da ieri lo straordinario di tutti i dipendenti: una vera mazzata, se si considera che questo potrebbe voler dire meno mezzi in strada proprio nel momento in cui invece ne servirebbero di più, visto il ritorno in classe in piena pandemia di almeno metà delle ragazze e dei ragazzi delle superiori.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno con una nota firmata dal presidente Michele Cimino e indirizzata ai dirigenti dell’azienda, in cui si legge che “si dispone che non potranno essere effettuate prestazioni di lavoro straordinario”. Il problema è tutto nel taglio deciso dal Comune (che è socio unico) in occasione dell’ultimo bilancio, quando Palazzo delle Aquile ha deciso di decurtare i trasferimenti di quasi tre milioni di euro: una mazzata che ha finito con aggravare la situazione finanziaria già critica di Amat.
“Lunedì ho convocato tutti i dirigenti per pianificare la razionalizzazione dello straordinario nell’ottica di equilibrare e rilanciare alcuni settori mediante un momento di confronto – spiega Cimino – La giunta comunale ha dato a tutte le partecipate degli obiettivi, che discendono anche dalle scelte di bilancio, e quindi ci adeguiamo”. Insomma, il Comune taglia i fondi e Amat prova a far quadrare i conti come può partendo dallo straordinario. Fortuna vuole che lunedì sia già previsto uno sciopero nazionale del trasporto pubblico e quindi lo stop allo lavoro extra non comporterà alcun effetto: Cimino proverà a trovare una soluzione con i dirigenti così da evitare i disagi che, altrimenti, da martedì arriveranno inesorabili.
Ma, come detto, Amat era già in sofferenza anche prima del taglio deciso a fine dicembre. Non è un caso che la società abbia deciso di mollare tutti i servizi che non siano il mero trasporto pubblico: car sharing, bike sharing, strisce blu, rimozione, segnaletica. “Abbiamo aggiornato il nostro piano di risanamento che è al vaglio dell’amministrazione comunale, puntiamo a specializzarci nella gestione del trasporto su gomma e su ferro e quindi riteniamo di poter far gestire gli altri servizi ad altre società”, dice il numero uno di Amat. In realtà non è che neanche sicuro che questo basti, ma almeno Amat proverà a scrollarsi di dosso un po’ di spese mentre il Comune continua a lavorare sul progetto della Holding. “Un’idea che va approfondita, ma che vedo di buon grado”, conclude Cimino.