CATANIA – C’è la presa di posizione dell’Udc provinciale sul possibile rientro nella giunta di Palazzo degli Elefanti dei centristi, come ricostruito da LiveSicilia. “In relazione alla notizia giornalistica apparsa di recente sugli organi di stampa relativa ad un interesse dell’UDC di tornare a palazzo degli elefanti preme sottolineare che nessuna interlocuzione ufficiale è intervenuta con i rappresentanti del partito e cioè , con il coordinatore provinciale Avv. Mario Luciano Brancato, e con il coordinatore comunale Carmelo Sgroi, ne risulta essere stato contattato il deputato del collegio onorevole Giovanni Bulla”.
Il Coordinatore avvocato Mario Luciano Brancato e il coordinatore comunale Carmelo Sgroi scrivono in una nota: “Pertanto, ogni iniziativa posta in essere deve essere affrontata all’interno dell’UDC, visto che lo stesso è un partito democratico che si rifà alla dottrina sociale. Sulla possibilità di futuri ingressi, stante le numerose richieste pervenute, si precisa sin d’ora che gli stessi potranno avvenire solo se sussistono i requisiti normativamente previsti per poter far parte di un gruppo politico o per potersi candidare. Si precisa, inoltre, che la situazione politica catanese appare essere particolarmente ingarbugliata stante le vicende che riguardano il primo cittadino, pertanto, allo stato qualsiasi possibilità di ingresso in giunta dovrà essere esaminata con la massima attenzione”, concludono.
colpevole Unico POGLIESE : Non si è dimesso subito e di conseguenza non si è andati a VOTARE PRIMA per l’elezione di un nuovo Sindaco . Addirittura è stato premiato e inserito nella lista blindata delle elezioni nazionali ( fra l’altro con immunità compresa per ben 5 anni ). Non ci sono altre storie da raccontare ….. ma non preoccupatevi adesso per 15 gg i Catanesi dimenticheranno tutto … c’è la festa di Sant’Agata . La città è allo sbando, trionfa l’economia sommersa , anche la Chiesa guarda e non alza mai la testa in difesa degli emarginati e indifesi. Emilio , indignato e purtroppo rassegnato.
E’ sospesa se non sparita… la voglia di sognare dei catanesi.
Si sono affidati ad una classe politica incapace di vedere oltre l’orizzonte.
Incapace di emozionarsi all’alba di un lungomare sventrato da anni di menefreghismo assoluto.
Incapace di manifestare una lungimiranza volta alla valorizzazione delle bellezze del barocco.
Incapace di veder ben oltre il proprio sporco e limitato interesse di botteguccia.
Incapace di pensare ed immaginare una città europea in Europa.
Capace solo a mantenersi e riciclarsi con questo o quel vestito.
Il catanese ha smesso di sognare e sempre sonnacchioso girerà la guancia dall’altro lato del cuscino, lasciando dormire ancora Catania, riaffidandola ai soliti affaristi, portaborse, sbrogliafaccende che pur di mantenere il loro orticello e quello degli amici, conoscenti, simpatizzanti, amanti daranno gli scarti al popolino, che anche questa volta penitente e riconoscente apporrà in bella vista l’espressione di consenso spoglio di qualità.