CATANIA – Il dado è tratto. Il giro di boa di metà mandato dell’amministrazione Trantino celebrerà oggi un rimescolamento di nomi e deleghe in seno alla giunta. Niente di nuovo è accaduto nelle ultime due/tre settimane. E nulla, francamente, pareva potesse accadere. Per cui: confermati gli avvicendamenti, i nomi ed i giri di valzer all’interno dei partiti di centrodestra interessati.
Partiamo da principio. I posti in giunta sono dieci e due assessori sono da tempo dimissionari. Uno è Alessandro Porto andato a sedere tra gli scranni dell’Ars in quota Fratelli d’Italia ma che in amministrazione occupava un posto che era appannaggio del Mpa. L’altro è l’ex vicesindaco Paolo La Greca, uomo di fiducia del primo cittadino e neo consulente all’Urbanistica del Comune. Ma questa mattina rassegnare le proprie dimissioni anche l’assessore alla politiche comunitarie e ai lavori pubblici Sergio Parisi (fronte FdI). Così come l’autonomista Bruno Brucchieri.
Fratelli d’Italia, investitura da assessore per il capogruppo a Palazzo degli elefanti, Daniele Bottino, e per coordinatore comunale dei patrioti Luca Sangiorgio.
Sul fronte Mpa, si scaldano da tempo per entrare a far parte della giunta la consigliera Serena Spoto e l’ex di Palazzo degli elefanti, Carmelo Coppolino. La Spoto cederà il suo scranno a favore del primo dei non eletti. Ovvero, l’attuale assessore autonomista Bruno Brucchieri che lascerà il ruolo assessoriale ai servizi sociali. Il puzzle del rimpasto è virtualmente composto.
L’annuncio, il sindaco dovrebbe darlo oggi. E la tarda mattinata potrebbe essere il momento più opportuno. Prima c’è l’appuntamento alla Città metropolitana per dare il punto con deputazione regionale e consiglieri provinciali per provare a recuperare quei circa 20 milioni che servono per rimettere in sesto l’auditorium de Le Ciminiere incenerite dal drammatico rogo della settimana scorsa.
Dopodiché trasferimento a Palazzo degli elefanti e via ufficiale alla fase due del mandato Trantino.

