NAPOLI – La Guardia di Finanza del capoluogo campano sta eseguendo 22 provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Gip di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sul sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri. Tra i coinvolti 3 sono in carcere e 19 ai domiciliari. Sono stati inoltre disposti 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e sequestri per 10,2 milioni. Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare c’è anche l’ex sottosegretario Carlo Malinconico, agli arresti domiciliari. Custodia in carcere invece per gli imprenditori Sabatino Stornelli (ex Ad Selex Management, gruppo Finmeccanica), Maurizio Stornelli e Francesco Paolo Di Martino.
Dalle indagini della Guardia di finanza sarebbero emerse una serie di irregolarità negli appalti per la realizzazione del Sistri, voluto fortemente dal ministero dell’Ambiente. I coinvolti sono indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzazione di fatture false, corruzione, truffa aggravata, riciclaggio, favoreggiamento e occultamento di scritture contabili. Degli oltre 10 milioni sequestrati, 7 sono stati bloccati a Selex.
Il progetto per l’appalto Sistri è stato stimato in circa 400 milioni di euro: una parte delle somme sono state incassate dalle imprese, nonostante il sistema non sia mai entrato realmente in funzione. La Procura ha sottolineato che per anni non è trapelata alcuna informazione sul sistema poiché era tutelato dal segreto di Stato: proprio in virtuù di questo nel 2009 il Ministro dell’Ambiente aveva proceduto all’affidamento diretto alla società Selex Service Management che autonomamente aveva anche proposto il progetto al Ministero.