PALERMO – E’ la circoscrizione più estesa in città: i suoi 3mila e trecento ettari comprendono tutta la costa nord della città e alcuni fra i quartieri più difficili dI Palermo. Dall’Arenella all’Addaura, da Sferracavallo a Mondello, passando da San Filippo Neri, meglio noti come Zen e Zen 2, per arrivare al Villaggio Ruffini: si tratta di una parte di Palermo con grandi emergenze e problemi incancreniti negli anni ai quali da giugno deve in qualche modo provvedere il nuovo presidente della circoscrizione Giuseppe Fiore: “Mi arrivano una valanga di segnalazioni ogni giorno alle quali l’amministrazione cerca sempre di dare una risposta – dice – ma non è semplice”.
Zen 2, un’emergenza senza fine. Dalle discariche a cielo aperto ai crolli strutturali, dagli abusivi che occupano le case, agli abusivi che vendono cibo e merce di ogni tipo per le strade. E ancora, dalla quasi totale assenza dello Iacp e del Comune per quanto riguarda gli interventi di manutenzione delle insulae, agli scarichi senza sosta di rifiuti ingombranti per le strade. Lo Zen 2 sembra un quartiere irredimibile, nonostante l’attenzione nei suoi confronti sia sempre alta soprattutto grazie al lavoro di volontari e associazioni che ogni giorno lottano, insieme ai ragazzi e alle famiglie più attente e volenterose, per la rinascita e il miglioramento della zona. Intanto però le vie Rocky Marciano, via Pensabene e tutta l’area dietro la parrocchia San Filippo Neri sono costantemente invase da rifiuti di ogni genere, le piazze fra le insulae altrettanto, favorendo la proliferazione di ratti e insetti di ogni tipo. “Allo Zen 2 c’è una reale emergenza igienico sanitaria – denuncia Fiore – le fognature spesso si intasano, la muffa invade le pareti dei palazzi, i crolli sono all’ordine del giorno, stanno cedendo ormai le strutture”. Si attendono con ansia i fondi del Patto per Palermo, soldi che a detta del sindaco Leoluca Orlando, verranno certamente investiti per la riqualificazione dei quartieri periferici fra cui proprio lo Zen.
Il sistema fognario fragile delle borgate marinare. Partanna, Mondello, Tommaso Natale, Marinella e Sferacavallo, in questi quartieri si stanno concentrando le forze del Comune per il potenziamento del sistema fognario. Hanno fatto il giro dello stivale ormai le immagini dei ragazzi che fanno sci nautico fra le vie di Mondello dopo un forte acquazzone. E’ nota ormai la situazione insostenibile in queste borgate quando piove. Proprio per questo l’anno scorso sono state inaugurate già due vasche per il deflusso delle acque bianche e quest’anno ne verrà aperta una terza: “Queste nuove strutture eviteranno gli allagamenti a cui assistiamo basiti e inermi ogni volta che piove – ha spiegato Fiore – La manutenzione dei tombini e degli scarichi però resta la prima delle soluzioni”. Ma il problema non si concentra solo su Partanna e Mondello, anche a Tommaso Natale la situazione è preoccupante: “Intanto anche lo svincolo autostradale appena rimesso a punto continua a presentare problemi – denuncia il presidente della circoscrizione – molti abitanti dei palazzi proprio sotto lo svincolo accusano che l’acqua piovana cade a cascata sulle loro case, in maniera anomala”. Anche nei vicoli intorno alla ferrovia, come via dei Friscalettieri, la situazione è allarmante: “Quando piove l’acqua non defluisce – racconta Fiore – gli abitanti della zona denunciano e documentano importanti allagamenti delle loro case o delle loro cantine”.
Cura per il decoro urbano. Grazie all’approvazione del Bilancio comunale e del piano triennale delle opere pubbliche, ai quali hanno dato una bella spinta i fondi Pon e del Patto per il Sud, presto potrebbe ricevere una ventata di novità i quartieri Marinella, Arenella, Vergine Maria e Addaura. “Le borgate sono state pressoché dimenticate in questi anni di crisi economica – dice Fiore – nei prossimi invece verranno avviati dei lavori di riqualificazione, con la creazione di spazi verdi per i bambini e manutenzione di quelli esistenti, per esempio alla Marinella”. E ancora, verrà del tutto rimessa a nuovo la passerella di Barcarello a Sferracavallo, “Anche se molti abitanti della zona e associazioni propongono di trovare una soluzione alternativa al legno per quel tratto di costa – dice il presidente di circoscrizione – la salsedine lo renderà di nuovo inutilizzabile nel giro di poco e saremo a capo di prima”. Ancora senza una risposta la questione legata all’ex stabilimento balneare sempre sulla costa mandato a fuoco e vandalizzato innumerevoli volte. Lo scheletro rimane adagiato sulla scogliera: “La competenza è del demanio, quindi della Regione, proprio per questo i tempi di dilatano in maniera incontrollabile – sottolinea Fiore – Intanto la capitaneria ha disposto il sequestro ai privati, ma quello che accadrà è ancora un mistero”. Un’attenta riqualificazione attende anche la costa delle borgate Addaura e Vergine Maria, inoltre potrebbe essere rimesso in sesto il pontile antistante la Tonnara Bordonaro. E rimanendo in zona, grazie ad una delibera di giunta dello scorso agosto, dovrebbe partire nel 2018 la riqualificazione, o almeno la messa in sicurezza, dell’area della Chimica Arenella: “In quell’area c’è un noto locale notturno – sottolinea Fiore – in tanti parcheggiano all’interno dello spazio abbandonato e molti giovani si danno appuntamento fra quelle costruzioni ormai pericolanti. Un intervento non è più rimandabile”. Già predisposti i fondi, invece, per la messa in sicurezza dei crostoni rocciosi che insistono sempre sulla zona nord della città, dalla parte che insiste sul cimitero dei Rotoli a quella parte di Monte Pellegrino che si affaccia su Mondello.
Insomma, il territorio da gestire è tanto e periferico, proprio per questo gli interventi sarebbero innumerevoli e di vario genere: “In questi quartieri un altro problema importante è quello della viabilità – spiega l’amministratore comunale – a Pallavicino, come a Sferracavallo e a Partanna, i quartieri sono attraversati da vie e vicoli troppo stretti ormai per gestire l’attuale mole di traffico. Per questo, per esempio, a Partanna stanno per partire i cantieri per l’apertura di via Palinuro che migliorerebbe le condizioni del traffico anche a Mondello. Sono tante – continua Fiore – anche le segnalazioni per le discariche abusive, la rimozione dell’amianto, come nel caso della dismissione di un fabbricato, ex sede della Dc al Villaggio Ruffini, davvero pericoloso per la cittadinanza. Ogni giorno c’è una nuova emergenza da affrontare e non abbastanza strumenti per dare risposte concrete ai cittadini”.